Una vita incominciata a quarant’anni
Data: 20/07/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Incesti
Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu
... lavorare immediatamente e pensai che se avessi cercato di minimizzare o, peggio ancora ,cercare di giustificare la mia presenza in quella camera del dottore, non avrei fatto altro che peggiorare la situazione .
Pensai che,se era venuto in camera mia ed era eccitato a quel modo, voleva dire che aveva voglia di stare con me ed anche se ciò avesse significatio che mi considerasse solamente una puttana da chiavare e basta,, era sempre meglio che se mi avesse disprezzata e non mi avesse più voluto accanto a se.
Risposi a quel suo gesto con tutta la lussuria che avevo in corpo.
Non volli che lui facesse alcun movimento e pensai io a farlo godere con le mani , la bocca, la figa ed il culo come non aveva mai goduto in vita sua.
Gli regalai tutti i miei orgasmi, come nessun’altra donna avrebbe mai potuto fare.
Alla fine , con il suo cazzo ancora ben stretto dentro il mio utero mi piegai sul suo petto e gli chiesi perdono del male che gli avevo fatto
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Sentii le sue braccia stringermi contro di sè e dirmi che lui non aveva il dirittto di giudicarmi e che se avevo fatto quello che avevo fatto, probabilmente ci sarà stata una ragione, che lui non voleva conoscere.
Lui conosceva la situazione di vedova bianca che avevo vissuto da sempre accanto a suo padre e forse questo fatto gli aveva fatto pensare che era ...
... naturale che fossi stata una preda facile nelle mani di quel dottore che lui conosceva alla pefezione
Intanto le sue mani vagavano sulle mie tette, sulla pancia , sulla figa e probabilmente gli involontari movimenti del mio corpo gli comunicavano il piacere che stavo provando
Mi disse che mi voleva bene , che i momenti che gli avevo regalato dal dottore erano stati i più bei momenti della sua vita ed il fatto che quei momenti gli fossero stati fatti provare da sua madre anziché da un puttana li aveano trasformati nei momenti più esaltanti della sua vita
Intanto sentivo il cazzo che era sempre dentro di me premere sempre più forte contro le carni che lo circondavano.
Incominciò leggermentere a muoversi con movimenti lenti e profondi mentre mi sussurrava che il dottore dovevo dimenticarlo, che, d’ora in avanti ,si sarebbe preso lui cura di me, che lui non era più un bambino e che conosceva posti e gente che io non potevo neanche immaginare e che lui mi avrebbe portata sempre con sè solo che lo avessi voluto e deciso di obbedirgli.
Sentivo il suo cazzo, diventato ormai duro, riempirmi la figa e muoversi dentro di me ed, eccitata dal pensiero che sarei diventata l’amante di mio figlio, gli sospirai un lunghissimo sì quando , in preda ad un orgasmo cosmico, lui mi chiese se volevo essere la sua puttana.
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