1. Una vita incominciata a quarant’anni


    Data: 20/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Incesti Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    ... primi di questo mese, un incontro serale con tre uomini si dilungò più del dovuto, per cui, appena usciti dalla camera, mi sono rivestita in fretta e mi sono precipitata in macchia per correre a casa perchè ero in ritardo
    
    Mi sarei ripulita prima di andare a letto.
    
    Arrivai in ritardo rispetto al solito, ma mio marito sembrò non accorsgersene
    
    Era ormai l’una di notte quando andammo a letto, come al solito, in camere separate.
    
    Mi buttai stanca, ma sodisfatta, sotto la doccia per ripulirmi della sborra che avevo ancora addosso.
    
    Che io facessi la doccia all’una di notte, non era nelle consuetudini della casa e se a ciò si aggiunge una coincidenza di fatti che difficilmente si potrebbe ripetere., capirete il dramma che stavo per vivere: nel momento che si aprì la porta di casa io non lo sentii, per il rumore della doccia accesa, e chi entrò non senti il rumore della doccia perchè, un’istate prima che entrasse l’avevo chiusa..
    
    Fatto stà che in quel momento la porta del bagno si aprì mentre ero ancora nuda e stavo per indossare i calzoni del pigiama, ed apparve mio figlio.
    
    Vedendomi nuda, mi chiese scusa tutto imbarazzato ed indietreggiò richiudendo la porta dietro di sè, porta che, però, si riaprì immediatamente e lo vidi fissarmi stupito ed a bocca apera.
    
    Mi coprìi alla meglio con l’sciugamano che avevo ancora in mano e gli dissi di uscire, ma lui venne dentro e mi spostò l’asiugamano e fissò allibito verso la mia figa.
    
    Solo allora mi accorsi, ...
    ... sconvolta, che avevo ancora attaccate le due catenelle che lui conosceva benissimo.
    
    Mi fissò negli occhi senza proferir parola, poi si voltò ed uscì precipitosamente dal bagno.
    
    Credo che in quel momento abbia capito tutto .
    
    Mi precipitai dietro di lui, ma non feci in tempo a raggiungerlo prima che entrasse in camera sua, e chiudesse la porta a chiave.
    
    Quale sia stata la mia vergogna e la mia disperazione credo sia facilmente immaginabile, ma impossibile descrivere
    
    Provai a chiamarlo sottovoce, ma non mi rispose.
    
    Ritornai in camera mia e, nuda com’ero, mi sdraiai sul letto a struggermi nel pensiero che avevo offeso mio figlio, che avevo rovinato tutto e, orribile a dirsi, a pensare che non lo avei più potuto avere come amante.
    
    Naturalmte non riuscivo a prender sonno, quando, saranno state le tre del mattino, sentii dei rumori in corridoio , davanti alla mia porta e, poco dopo, sentii la maniglia che si muoveva.
    
    Trattenni il respiro sentendo qualcuno che stava entrando in camera e non feci alcun movimento quando sentii che quel qualcuno si stava sdraiando al mio fianco.
    
    Sentivo il calore del suo corpo nudo accanto al mio, ed il suo cazzo grosso e duro sfiorarmi il culo, ma non osavo muovermi nel timore di provocare una sua qualsiasi reazione.
    
    Passarono alcuni attimi. che a me sembrarono un’eternità .quando sentii la sua mano prendere la mia
    
    e portarsela sul cazo duro e pulsante ,come quando ci incontravamo dal dottore.
    
    Il mio cervello incominciò a ...