1. Una vita incominciata a quarant’anni


    Data: 20/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Incesti Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    ... entrare la crema.
    
    Poi sentii una cosa fredda cingermi, prima una caviglia, poi l’altra, poi un polso e subito dopo l’altro.
    
    Provai a muovermi, ma capii subito che ero stata incatenata al grande letto e che non avrei mai potuto accostare le gambe divaricate ,o girarmi sul fianco o inginocchiarmi.
    
    Gli unici movimenti che mi erano concessi era di alzare un po il bacino e di spostarmi per alcuni centimetri sui fianchi
    
    Vidi e sentii alcuni che si stavano sedendo al mio fianco, sul letto, all’altezza del culo., altri che trascinavano una sedia , poi il dottore mettersi semi sdraiato sul lettone, con il cazzo davanti alla mia testa, girarmela dalla sua parte ed introburmi il cazzo in bocca
    
    Sentii mio figlio inginocchiarsi in mezzo alle mie gambe divaricate e, subito dopo ,sentii che mi accarezza il culo , me lo baciava, me lo leccava, poi, mentre rialzava il busto, sentìì uno schiaffo, forte e violento, posarsi sul gluteo, seguito, immediatamente, da un’ altro ancora più forte.
    
    Sentii uno che lo incitava a farmi male, uno che gli offriva soldi per prendere il suo posto, sino a quando sentii la sua cappella strisciare lungo il solco per poi fermarsi su quel buchino ancora vergine
    
    Sentii il cazzo del dottore che avevo in bocca muoversi più veloceente ed in profondità
    
    Una mano era scivolata sotto il mio bacino e mi titilava il clito
    
    “ mettiglielo dentro in un colpo solo “ disse uno,
    
    “ falle male “ riprtè la voce di prima
    
    Sentivo il cazzo del dottore ...
    ... gonfiarsi ancora di più nella mia bocca.
    
    Sentìi la cappella di mio figlio spingere con maggior decisione sul buco reso viscido alla crema
    
    “ Rilassati – non stringere il culo “ suggeriva una voce, poi, con un senso di lacerazione che non dimenticherò mai più nella mia vita, ho sentito la cappella farsi strada per qualche centimetro.
    
    Provai un dolore tremendo.
    
    Girai la testa per liberarmi del cazzo che avevo in bocca ed urlai di smettere, che mi faceva male, che mi stavano rompendo, e più mi agitavo in quei pochi centimetri che le catene me lo permettevano, più sentivo dolore.
    
    Sentivo gli uomini che mi stavano attorno ansimare per l’eccitazione che quella vista e quelle urla provocavano a loro
    
    Sentii il cazzo uscire, e, dentro di me sperai che fosse finita, che avessero deciso di smettere perchè mi faceva troppo male, invee, subito dopo, risentii spingere e la cappella raggiungere subito il posto di prima e con uguale dolore
    
    Lo rifece alcune volte ed, anche se la cappella scivolava più facilmente, provavo sempre un gran male,.finchè sentii il cazzo indietrggiare, ma senza uscire dal mio culo e, dando prova di una buona esperienza in materia, sentii mio figlio dare un forte colpo di reni e far pentrare tutta la cappella dentro di me.
    
    S’è possibile il dolore era stato ancora più forte della prima volta.
    
    Lui si fermo mentre con le lacrime che mi scorrevano sul viso, lo pregavo di smettere, perchè mi abituassi al dolore.
    
    Mi concesse un attimo di tregua ed ...
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