Una vita incominciata a quarant’anni
Data: 20/07/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Incesti
Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu
... male.
Avrei voluto toccarmi, ma avevo paura di bagnarmi
Ero perfettamente cosciente e padrona di me stesa, ma mai avevo provato un desiderio così forte ed intenso ed una voglia di lasciarmi andare e di sottostare ad ogni più perverso desiderio dell’uomo
Sentii la chiave girare nella toppa, mi ricomposi ,vuotai d’un sorso il bicchiere che avevo davanti e guardai ecccitata la porta che si apriva.
Dietro al mio padrone comparve un ragazzo di dicott’anni , bello, sorridente ed il mio cuore smise di battere, perchè quel ragazzo era mio figlio.
Lo smarrimento durò solo un’istante, perchè la mia mente incominciò subito a ragionare.
La prima sensazione che provai fu quella di una grande delusione, perchè fui assalita da una insana paura che quel tanto atteso momento in cui sarei stata chiavata da uno sconosciuto, stesse per svanire
Ero, infatti, consapevole che, se non mi fossi comportata come una puttana, avrei subito la violenta reazione del mio padrone e mi sarei preclusa ogni possibilià di continuare con quella vita che mi attirava tanto e che dovevo ancora incominciare.
Mentre si avvicinavano a me, pensai che ero irriconoscibile, per cui mi tranquillizzai un po’, autoconvincendomi che non avrei creato alcun danno o trauma alla psiche del mio bambino
Ma quello che più mi sorprese, fù il fatto che quell’inatteso stato morboso e di amoralità in cui mi trovavo, acuì il mio desiderio e mi fece pensare che , alla fine, avrei donato a mio figlio un’ora di ...
... piacere puro, come nessun’altra donna sarebbe mai stata capace di donargli, e ciò aumentò a dismisura il mio desiderio di essere chiavata da lui
“ Ciao “ mi disse il dottore , nel suo consueto camice bianco, chinandosi per darmi un bacio sulle labbra.
“ Buona sera “ mi salutò mio figlio chinandosi e , come aveva fatto l’altro, posandomi un bacio sulle labbra.
Il cuore incominciò a battermi all’impazzata .
Per non farmi riconoscere rispondevo a monosillabi, cercando di alterare la voce
Il dottore giustificò il fatto che portassi una maschera, con il fatto che le donne che si affidavano alle sue cure non erano delle puttane, ma mogli e madri di famiglia rispettabilissime, sessualmente insoddisfatte, che non potevano correre il rischio di essere riconosciute per la strada.
Il dottore versò da bere per tutti ,poi incomiciò a discutere con mio figlio della sua vita, dei suoi studi.
Ogni tanto mio figlio volgeva lo sguardo dalla mia parte e gli vedevo gli occhi lucidi dal desiderio, per cui non feci nulla per coprire l’inguine che il dottore mi aveva maliziosamente scoperto quando , entrando, mi diede il bacio
Ad un certo punto si alzò e, rivolto a mio figlio, lo invitò a mettersi in libertà e, così dicendo, si tolse il camice restando completamente nudo.
Mio figlio raccolse, disinvoltamente, l’invito e, dopo un minuto, era nudo anche lui.
Era eccitante vedere la differenza tra quei due uomini che si apprestavano a condividere il piacere di scoparsi la ...