Mary 7 – La mancanza pesa e si fa sentire 1 e 2
Data: 20/07/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti
... “porcaggine”, quando mi ha chiesto:
-Te lo immagini essere su quel pullman con questo vestito con tutta quella gente che non permette neanche di cadere anche senza aggrapparsi ad un sostegno; i due maschi che ti hanno tra loro, uno davanti a te e l'altro dietro, fanno salire il vestito fino in vita per farti sentire il loro cazzo? E magari riescono anche ad infilartelo. Godresti come una vacca.-
Appena detto questo, svoltato a sinistra la macchina si infilava net primo parcheggio libero. Scesi e raggiunto il portone di un palazzo, lui ha pigiato un tasto dei citofono, Meravigliata gli ho chiesto dove fossimo visto che non era casa sua:
-Devo dare una cosa ad un amico poi andiamo. Non ti ho lasciata in macchina perché tanto mi trattiene per un caffè.-
-Ci mancava pure l'amico- ho detto tra me e me.
Dopo il caffè, assaggi di liquori che certo a mezza mattina a stomaco vuoto non lasciano poi così lucidi e la reazione alla mano sulla coscia mentre seduti attorno al tavolo in cucina, io a fianco al padrone di casa e l'altro al lato opposto, non è stata certo delle più convincenti.
Realmente non volevo far nulla con quell'uomo grassoccio che sapeva di unto, viscido. Il classico vecchio porco, più porco di altri. Barba di due//tre giorni con dentatura irregolare e evidente difetti fisici nel camminare anche se ovviamente non era questo il discrimine,ma non volevo farci proprio niente. Perù la mano sicura sulla calza a palpare la coscia cominciava a ...
... scaldare.
Quando l'uomo con cui ero arrivata si è alzato per accomiatarsi e io con lui, mi sono sentita trattenere per un braccio ricadendo seduta con un: - tu rimani qui- e prima che potessi reagire mi sono trovata distesa su quel tavolo con il vestito sollevato fino in vita.
Non ha perso tempo nell'affondare la testa tra le mie cosce e spostando la stoffa delle mutandine ha incollato le labbra della sua bocca a quelle della mia figa andando subito di lingua; leccando ed entrando. È in quello stato che ho sentito il rumore della porta chiudersi. Poi... il silenzio interrotto dai miei gemiti e dai tenui rumori che può produrre un maschio veramente esperto che lecca una figa.
Si, esperto. Tra leccate, affondi e leggeri morsi su grandi, piccole labbra e clitoride ci è voluto pochissimo che vincesse le mie resistenze già deboli per il mancato sfogo della mattina e la carica erotica di poco prima in macchina.
Senza rendermene conto roteavo i fianchi, andavo incontro a quella bocca, stringevo le cosce attorno alla faccia del porco, sentivo la sua barba pungermi nella parte più carnosa e delicata dell'interno cosce.
L'orgasmo è esploso devastante, non riuscivo a smettere di buttare fuori il liquido mieloso dalla vagina e lui continuava il suo paziente lavoro di torturatore. Non volevo che smettesse più.
Si è sistemato in piedi tra le mie cosce, non ha avuto bisogno di mettermelo in mano o in bocca. Separando le piccole labbra con il glande ha dato un colpo secco, brutale, con ...