Mary 7 – La mancanza pesa e si fa sentire 1 e 2
Data: 20/07/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti
... periodi di “magra” c'è pur sempre quel sant'uomo di mio marito, persona eccezionale, padre perfetto (o quasi), gran lavoratore che per la famiglia farebbe qualsiasi cosa, ottimo amante finché non si è riaffacciata alla realtà la Marilena sessualmente inappagata, che aveva provato i piaceri forti da giovane, ma era stata chiusa sottovuoto dalla Marilena moglie, madre, lavoratrice punto e basta.
A quel maledetto (????????) matrimonio, Piero aveva strappato il coperchio al vaso facendone esplodere fuori il contenuto.
Provando nuovamente a stuzzicare il mio uomo perché usasse le maniere forti, si finiva per litigare.
La sua dolcezza, il suo romanticismo, i preliminari fatti di baci e carezze non avevano niente di ciò che veramente mi metteva i brividi inzuppando la mia biancheria intima del liquido mieloso che sgorga dalla figa di una femmina veramente eccitata. Non era certo colpa sua, ma la realtà era ed è questa. Me ne vergogno appena un orgasmo violento mi calma, ma dura poco. Quasi subito l'eccitazione comincia a riprendere pieno potere.
Andando in città dopo l'ennesima scusa con mio marito lasciato in paese al suo lavoro, i pensieri vagavano e tornavano i ricordi che si facevano più nitidi passando davanti alla palazzina in cui avevo abitato.
Lo stesso “signore” che sull'autobus affollatissimo con la gente completamente ignara (per fortuna) mi aveva praticamente strappato l'orgasmo frugandomi tra le cosce che tenevo ben strette, un po' per evitare che ...
... potesse prendere ancora più possesso della mia intimità, molto perché non riuscivo proprio ad aprirle perché stavo godendo, me lo soro ritrovata davanti appena uscita dalla palazzina dove avevo casa.
-Ciao, cercavo proprio te, ti ho notata e ho visto che esci più o meno a quest'ora. Dove vai? A scuola? Frequenti lì in via.... Non è Università! Vero?
Era informato. Mi aveva seguito e conosceva i miei spostamenti.
Non volevo essere sgarbata, ma mi infastidiva che quell'uomo sapesse di me.
-Ho delle commissioni da sbrigare.-
Lui: -dai, ti accompagno, ho la macchina parcheggiata qui.-
Io: - no, grazie.-
lui insisteva con argomenti quali, ti stanchi, meno, fai prima, ci prendiamo un caffè e poi ti riporto a casa.
Mi sono fermata: - mi riporta a casa? Sicuro?-
LUI: -ma certo! Dove vuoi che ti lasci, in strada? Per chi mi hai preso? In pullman e poi dopo è successo perché ne avevo talmente voglia che avendo un corpo come il tuo appiccicato addosso, non ho saputo resistere.
Stavo per controbattere: -Si, ma brutto porco, mi hai procurato un orgasmo in mezzo alla gente.- Ho lasciato perdere e mi sono fidata salendo in quella macchina.
Dopo aver ritirato una giacca da accorciare, aver pagato una bolletta, essere passata al market per delle cose che mancavano in casa e in segreteria a scuola, eravamo seduti al bar per un caffè.
Una sola volta ha provato a poggiarmi la mano sulla coscia con un: -sei bella!- gliel'ho spostata senza che abbia opposto resistenza ...