1. Mary 7 – La mancanza pesa e si fa sentire 1 e 2


    Data: 20/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti

    ... e ciò mi faceva ben sperare.
    
    Di nuovo in macchina, non stavamo andando a casa e ho chiesto spiegazioni abbastanza preoccupata.
    
    -ci facciano una chiacchierata in un posto tranquillo. Voglio conoscerti meglio.-
    
    era il posto tranquillo che mi preoccupava
    
    Eravamo in città, ma in aperta campagna. Il faro segnaletico per le imbarcazioni vicino a quell'ora del giorno ovviamente non in funzione. Il click della chiusura automatica delle portiere; lui che mi salta letteralmente addosso, cerca di baciarmi io che giro la faccia , mi rifiuto urlo NOOOOOOOOOO. Prendendomi la mascella mi costringe a guardarlo, chiudo gli occhi, e sue labbra sulle mie, la sua lingua, tento di mordergliela mentre mi afferra una tetta sopra il maglioncino che poi mi sfila dalla cinta e infilando una mano sotto mi accarezza la pelle nuda della pancia, del fianco e afferra il seno sopra il reggiseno
    
    -belle tette grandi.-
    
    Io: - Nooo lasciami porcooo nooo.-
    
    Un attimo di vuoto poi mi rendo conto che la spalliera del mio sedile è giù; sono distesa con lui sopra. Pere la portiera e scende dall'auto per abbassarsi i pantaloni, mi afferra mi mette seduta con i piedi che poggiano a terra fuori dall'auto. È forte, e con gesti improvvisi ai quali non ho il tempo di reagire mi ritrovo il suo cazzo in bocca. Come dopo il viaggio sul mezzo pubblico in quell'angolino nascosto della città.
    
    Una mano dietro la nuca mi preme il naso, la faccia contro il suo pube, i suoi peli: non riesco a respirare, ...
    ... soffoco. Batto il pungo sul suo petto, lui allenta la presa: - e allora succhia-. Ubbidisco impegnandomi a dargli piacere purché finiamo, ma nel frattempo giù tra le mie cosce succede qualcosa e più succhio, più il fuoco divampa.
    
    Si sfila e mi spinge giù di nuovo distesa sul sedile dopo avermi tolto i pantaloni. Uno ssstttrrraappp e le mutandine sono in brandelli.
    
    È sopra di me, si sistema tra le mie cosce e con una stoccata si fa largo tra le mie carni. Le prime stoccate sono micidiali, finché non lo sento occuparmi tutta la vagina, mi apre, mi spacca, urlo e questo sembra eccitarlo di più. Sento le carni della vagina avvolgerlo completamente, i muscoli interni tentano di stringersi attorno al glande.
    
    Lui: - Mmmmssssiiii figa bollenteee.... stretta come piace a meeee... dai bella fammi godereeeeee si cosìììììì brava muovi cosce e culooo ci sai fare!!!
    
    Mi sta piacendo, nonostante i suoi assalti, nonostante il dolore, Godo!
    
    Con un rantolo pazzesco e inatteso lui mi si scarica dentro, non finisce più di inondarmi la vagina di sperma. Sono delusa, mi stava montando l'orgasmo e mi ha lasciato a secco risollevandosi con un.
    
    -Cazzo che scopata! Sei assatanata. Altro che no, non voglio! Mi stavi consumando il cazzo.-
    
    Avrei voluto riempirlo di schiaffi, saltargli addosso, farmi continuare a fottere. Non ho fatto nulla di tutto questo accettando i suoi soldi.
    
    -Tanto lo so che voi giovani ne avete bisogno, siete sempre spiantati-.
    
    Una puttana! Ecco cosa avevo fatto ...
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