Evoluzione di un cornuto
Data: 15/07/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Etero
Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu
... Obbedii e un attimo dopo che ero sdraiato sentii che Marco mi faceva colare del gel fra le natiche. “Stasera per festeggiare, ti sfonderò il culo!”. Ero terrorizzato ed eccitato al tempo stesso. Il cazzo di Marco era molto grosso, non avevo mai preso cazzi in culo e perfino Valeria che il culo lo aveva dato a destra e manca, da Marco non si faceva prendere. Avevano provato una volta ma entrata mezza cappella si erano dovuti fermare perché il buco di Valeria si rifiutava di dilatarsi ulteriormente.
“Non preoccuparti” mi disse Valeria, prima di infileremo qualcosa d’altro e tornò dalla cucina con una zucchina di dimensioni ragguardevoli anche se inferiori a quelle di Marco. Il bull Valeria si misero davanti a me, lei con la zucchina e lui col suo cazzo e mi dissero che volevano vedere se il finocchio puttana era bravo a fare i pompini doppi. Mi misi di impegno eccitato dalla prospettiva del doppio cazzo, umiliato da come mi stavano trattando ma per questo col cazzo duro che sbavava come non mai. Mettiti alla pecorina mi intimò Valeria cosa che feci subito. “Hai visto il cornuto? Si è eccitato guarda che macchia ha lasciato sul letto” disse Marco”. Intanto Marco mi aveva lubrificato bene il buco del culo e quindi ci aveva infilato, una alla volta, tre dita. Non mi aveva fatto male ormai la dilatazione poteva ospitare la zucchina e Valeria, appena Marco tolse le dita, la appoggiò sul mio sfintere e prese a spingere. Avanzava di un paio di centimetri ed indietreggiava di uno ...
... lasciano che il buco si allargasse ed abituasse poi continuava con questa tecnica fino a che la zucchina fu inserita per 10 centimetri buoni dentro il culo. Sentivo un gran calore e stranamente poco bruciore. Valeria con una mano mi infilava la zucchina e con l’altra mi faceva una specie di sega mingendomi come una vacca. Marco intento si era posizionato davanti a me e mi passava il cazzo in faccia. Ad un certo momento mi disse “vedi di leccarmi per bene il cazzo, ti conviene frocetto perché stai sicuro che stasera non me ne andrò fino a che non ti avrò bende sfondato”. Quindi mi tappò il naso costringendomi a respirare con la bocca quindi mi infilò la sua grossa nerchia in bocca fin dove riuscì. Ero un panino imbottito, da una parte un cazzo di dimensioni notevoli dall’altro una zucchina manovrata dalla mia ragazza. Ormai la zucchina non faceva più fatica ad andare avanti ed indietro e Valeria disse “è pronto, vieni a sfondarlo così lo ringraziamo per bene per questo anno in cui ha sempre obbedito e portato le corna senza protestare. Marco sfilò il suo randello dalla mia gola, raggiunse Valeria che estrasse la zucchina per fargli posto. Marco si posizionò per bene dietro di me, mi appoggiò la cappella sullo sfintere e cominciò a spingere. Sebben ben lubrificata al primo colpo non entrò più di mezza cappella e ci vollero tanto bruciore e 10 minuti buoni prima che la cappella fosse dentro. “Fermatevi li esortai mi fa troppo male” implorai i due. Valeria mi rispose “aspetta e ...