Evoluzione di un cornuto
Data: 15/07/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Etero
Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu
... guidò verso quel bel cazzo granitico. Non ebbi nessuna inibizione, tirai fuori la lingua ed inizia a leccarlo come si fa con un cono gelato dai gusti prelibati. Valeria mi guardò per qualche secondo poi si unì a me ed insieme facemmo un buon lavoro. Le nostre lingue si intrecciavano intorno a quel bastone ed in breve Marco schizzò una abbondante dose di sborra che fini in faccia sia a Valeria che a me. Valeria allora mi mise la lingua in bocca e cominciammo a ripulirci a vicenda. “Il tuo ragazzo è bravissimo a fare i pompini, sei sicura che non ti faccia le corna con qualche maschietto?” disse Marco al termine del bocchino. “Per quanto sappia io no” replicò Valeria quindi rivolgendosi a me mi disse “vedo che ti è piaciuto, come premio da bravo cornuto potrai stare nella stanza con noi ed al bisogno e se ne avrò voglia, ti permetterò di aiutarmi a spompinare Marco”.
A Marco intanto era tornato duro e Valeria voleva la sua parte. “Siediti li e guarda come ti trombo la ragazza, da quello che mi dice hai una lista di corna più ampia dell’elenco telefonico di Milano”. Mi sedetti e mentre Marco sfondava (si fa per dire la figa di Valeria era molto capiente) la sua figa, Valeria mi incitava a leccargli pe palle. Marco venne un’altra volta nella figa di Valeria e lei godette quindi, mettendosi a gambe larghe sul letto, mi incitò a ripulirla. “Stefano, cornuto mio, fai vedere a Stefano quanto sei ghiotto della sua sborra, ripuliscimi per bene”. Obbedii subito, mi sentivo umiliato ...
... ma al tempo stesso molto eccitato e leccai la figa di Valeria con grande avidità.
Nei mesi il copione si ripeté più volte. Capitava che scopassero quando non c’ero, che arrivassero mentre dormivo e venissi svegliato dai loro gemiti o che trovassi Marco immerso nella figa o nella bocca di Valeria, in quel caso speso Valeria mi apostrofava con “vieni qui cornutone che abbiamo bisogno di un cesso dove scaricare le palle di Marco”. Marco le andava dietro umiliandomi anche esso con frasi dello stesso tenore.
Marco resisteva ed era diventato uno di casa tanto che gli avevamo dato una copia delle chiavi in caso di necessità. Fuori dal letto eravamo grandi amici, dentro la camera invece ero suo succube e mi prestavo a tutti i desideri sessuali suoi e di Valeria la quale ormai lo considerava sua proprietà ed in occasione dell’anniversario della prima scopata che aveva visto protagonista anche me, decidemmo di uscire a cena tutti e tre.
Valeria si preparò con cura, indossava autoreggenti nere a rete, un completino trasparente con tanga molto ridotto e reggiseno che le strizzava le belle tettone ed un paio di sandaletti con tacco 12 a spillo. Era uno schianto, non aveva nulla da invidiare alle attrici porno più belle per le quali a volte ancora mi facevo delle seghe quando Valeria troppo stanza del cazzo di Marco non mi soddisfaceva.
Marco venne a prenderci con la sua BMW, mi buttò le chiavi e mi disse “Ho già impostato il navigatore, stasera ci farai da autista”. Aprì la ...