Una sera all'opera
Data: 14/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... Giordano era seduto un po’ in avanti e sembrava stesse seguendo lo spettacolo. La nonna si era appoggiata allo schienale per parlare con me e da lì non poteva vedere il mio inguine. Comunque non aveva alcuna intenzione di vedere, stava solo cercando di farmi smettere di gemere e lamentarmi.
Quindi mi morsi le labbra e rimasi fermo.
Rimasi in silenzio mentre Giordano afferrava il mio uccello e lo tirava fuori all’aria aperta, rimasi fermo mentre la sua mano si cominciò a muovere su e giù sulla mia lunghezza, anche se ora dovevo fare smorfie per resistere.
Riuscii a mantenere silenzioso il mio sospiro di soddisfazione mentre cedevo al ritmo dei movimenti della sua mano sul mio pene, lasciando che i vecchi, familiari piaceri della masturbazione si facessero strada lungo il mio corpo fino al mio cervello, per annidarsi lì come vecchi amici familiari ed erano davvero i benvenuti.
Pensai che quello sarebbe stato tutto.
Giordano avrebbe avuto la soddisfazione di masturbarmi e forse avrei potuto fare lo stesso a lui (non potevo farlo in quel momento, non con lui in quella posizione in avanti, non senza che se ne accorgessero), ed avremmo potuto guardare il resto dell’opera nello stato più rilassato di due uomini che si erano svuotati le palle.
Più tardi, dopo aver visto la nonna tornare in salvo nella sua limousine, avrei potuto aiutare Giordano a liberarsi di sua sorella e poi avremmo potuto…
Giordano si spostò e solo la mia ferrea volontà mi permise di non ...
... emettere alcun suono mentre le sue labbra si abbassavano ad avvolgere il mio cazzo.
Ora ero sicuro che fosse pazzo, il rampollo pazzo di una famiglia benestante che aveva gettato al vento tutta la sua rispettabilità.
Ce ne sono molti, compaiono regolarmente sui giornali scandalistici, ma questa sarebbe stata un gossip nuovo. Farlo durante la “La Traviata!”, Giordano doveva essere assolutamente fuori di testa!
Ma in qualsiasi stato fosse la sua mente, la sua bocca era completamente sotto controllo. Dio, non avevo avuto molta esperienza sessuale prima, ma questo era proprio con il miglior pompino che mi avessero mai fatto!
Forse era il luogo pubblico, la possibilità di essere sorpresi, di essere umiliati, ma amavo la sensazione delle sue labbra sul mio uccello, il modo in cui mi succhiava, mi resi conto che i suoi movimenti erano in sintonia con la musica!
Ogni parola che recitava Violetta mentre esternava l’opportunità o meno di innamorarsi di Alfredo (Aveva una scelta? Non se ci sarebbe stata opera!), Ogni nota era spunto per Giordano di spingersi il mio cazzo in fondo alla gola. Se lei faceva una pausa, anche lui la faceva, ed era come se l’opera e il pompino si integrassero in una cosa sola. Mentre la musica esplodeva anche la mia passione lo faceva, mentre la musica si attenuava, così il mio desiderio diminuiva.
La musica aumentò rabbiosamente poi diminuì, continuo col suo andamento altalenante fino al crescendo in cui riuscii a malapena a ridurre al minimo i ...