Per piacere, scopa mia moglie! Prima parte.
Data: 14/04/2018,
Categorie:
Cuckold
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
... sentivo la sua lingua scorrere lungo tutta l’asta, leccare le palle e poi risalire lentamente, fin quando ha serrato le sue rosse labbra intorno al glande. Lui l’ha fatta alzare e lei, senza staccare la bocca dal membro, gli ha permesso di abbassarle i pantaloni. Con un movimento lento, lui l’ha spogliata completamente. Stando in piedi, ho potuto ammirare il suo meraviglioso culo; la rotondità dei suoi glutei era spettacolare e non ho potuto far a meno di allungare la mano per carezzarglieli. Lui si è inginocchiato dietro di lei ed ha cominciato a leccarla, provocandole un lungo gemito emerso dalla sua bocca piena di me. Ho sentito fremere il suo corpo, scosso da un lungo brivido. Carlo, dopo un po’, si è alzato in piedi e, da dietro, l’ha presa con decisione.
«Lo so che non vedi l’ora di avere lui, ma sarà bene che io ti schizzi dentro un po’ della mia sborra, così da lubrificarti e far scorrere meglio il suo tanto più grosso. Intanto succhialo bene e bagnalo, che fra poco ti scoperà come si deve!»
Eccitato dal gioco, è venuto quasi subito. Lei è rimasta ferma per un istante, poi si è girata e l’ha guardato; lui se n’è uscito e lei, rivolta a me, ha chiesto di prendere il suo posto. Si è staccata dal mio cazzo e, distesa sul divano a cosce aperte, mi ha invitato con le braccia tese ad adagiarmi su di lei. Lui, segandosi, ci osservava con occhi di fuoco; nonostante la sborrata era ancora in tiro. E lei: «Vieni, prendimi; fa vedere a questo cornuto cosa significa ...
... scopare una donna. Fammelo sentire tutto dentro, ma fa piano; dimensioni come le tue, per me sono una cosa assolutamente nuova.» Ho appoggiato la cappella fra le labbra della sua figa sbrodolante ed ho cominciato a spingere lentamente. La sentivo aprirsi piano e le davo tempo per abituarsi a me; la sentivo veramente stretta, mentre spingevo ed entravo dentro; lei mi guardava con occhi pieni di languore, la bocca aperta senza emettere alcun suono, ed io avvertivo che le pareti della sua vagina si aprivano, permettendo il passaggio del mio palo; quelle sensazioni, mie ma anche sue, le provocavano moltissimo piacere.
«È bellissimo! Quanto ti sento! Spingi! Dammelo tutto!»
Ho spinto fin quando ho sentito la cappella sbattere sul fondo dell’utero. Sono rimasto immobile, le ho dato il tempo di abituarsi al mio ingombro; lei si è girata verso di lui che si stava segando con gli occhi spiritati: era al massimo dell’eccitazione.
«Dai, spaccala, falle sentire il tuo cazzo fino in gola, dai, spingilo tutto dentro!»
Il suo incitamento era del tutto inutile, le avevo spinto dentro tutta la verga e le palle le battevano sul perineo. Lei, dopo aver guardato lui, si è rivolta a me:
«Dai, magnifico toro, scopami, dai, fammi godere, facciamo vedere a questo cornuto cosa significa godere e tu, che hai voluto tutto questo, goditi la scopata che sto facendo; dai, Luca, pompami, fammi impazzire.»
Ho incominciato un lento va e vieni. Ho impresso il mio ritmo della pompata e lei ha ...