Linda la nerd – Capitolo 11
Data: 04/07/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... potessero aumentare il piacere che stava godendo. Se non avesse indossato i pantaloni e le mutandine, e inginocchiata su un cuscino, gli spettatori avrebbero assistito anche alla formazione di una pozza sul cemento tra le sue gambe, alimentata dal desiderio liquido che avrebbe stillato dalla sua fica che aveva cominciato a pruderle insistentemente. Quanto cazzo ci voleva ancora per farlo sborrare, si chiese con rabbia. Aveva assoluto bisogno di soddisfare quel fastidio… Magari con Daniele. Lei lo avrebbe fatto godere, altroché quella troia incapace di Nadia.
Michele dimostrò che con il grido precedente non aveva raggiunto il massimo volume sviluppabile dalla sua voce quando afferrò i capelli di Linda, quasi temesse che, dopo un tempo indefinibile passato a succhiarglielo e sussurrandogli che non avrebbe potuto più vivere se non avesse inghiottito la sua sborra, avesse voluto interrompere quel pompino sul più bello. O forse il piacere era talmente elevato che, se avesse saltato anche questa eiaculazione, quella successiva sarebbe stata troppo intensa per il suo cuore.
Mentre nei boschi si levavano grida che solo il più feroce dei lupi mannari avrebbe potuto eguagliare, Linda chiuse gli occhi, assaporando la sborra di Michele riversarsi in caldi, impetuosi fiotti nella sua bocca, riempiendola. Aveva un gusto diverso da quello di Tommaso, speziato e forte, come voleva che fosse il suo uomo: quello che stava colando nella sua gola era più fruttato, quasi sciapo. Che mezza ...
... sega Michele…, concluse la ragazza, lasciando scendere nel suo esofago il seme del ragazzo. Una delusione.
Nonostante questo, sorrise di nuovo, guardando verso gli occhi neri del suo giudice. – Grazie, padrone, non ho mai…
Ma la mezza sega non la poteva sentire, stordito com’era dall’orgasmo che l’aveva colpito come una stangata diretta alle tempie. Lo vide boccheggiare afono, il volto rosso quasi quanto la cappella che era scivolata fuori dalle labbra della ragazza, cosparso di pesanti gocce di sudore, gli occhi che mostravano solo il bianco. Barcollò qualche passo all’indietro: Enrico, alla sua destra, lo vide e provò a prenderlo, ma non ne ebbe il tempo. Michele mise un piede in fallo e cadde supino come un sacco di patate nella sterpaglia con un suono di rametti che si spezzavano e qualcuno che rideva nervoso nel pubblico, un paio di gocce di sperma che non si erano scaricate nella bocca della bionda che schizzavano sulle ortiche.
I tre giudici, storditi da quello che era appena accaduto, rimasero qualche istante immobili, indecisi su cosa fare. Poi Adriano, quasi ricordandosi all’improvviso per quale motivo fossero lì, si avvicinò a Linda per prenderle un braccio e sollevarlo in aria, come si fa nella boxe con il vincitore di un incontro.
Ma la ragazza lo precedette di un mezzo secondo, alzandosi da sola, voltandosi verso il pubblico, passando il retro di una mano sulla bocca per pulirsi una goccia di sborra che sapeva benissimo non esserci, e li fissò per un ...