1. Linda la nerd – Capitolo 11


    Data: 04/07/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... di Michele fosse più fruttato, più delicato di quello del suo amato. Non avrebbe voluto ammetterlo nemmeno con sé stessa, ma il respirare quei feromoni iniziò a farla bagnare e l’immagine di lei sdraiata su quel pavimento di cemento lurido e Michele sopra che la scopava cominciò a non provocarle tutto quell’orrore.
    
    Forse poteva metterci un po’ più di passione con lui, dopotutto.
    
    Adriano era rimasto a pochi passi da loro, fissando l’atto come se i suoi occhi fossero stati incatenati al cazzo del suo amico e alla bocca della nerd. Sembrò balbettare qualcosa, quasi il suo cervello si stesse riavviando dopo essere andato in tilt per la contemplazione di quell’orgasmo mai nemmeno sognato. Si avvicinò appena e proclamò, con voce confusa: – Linda ha fini…
    
    Michele gli si scagliò addosso, sollevando le mani e spingendolo con violenza. Nonostante ci fossero almeno quindici chili di differenza tra i due, e a favore di Adriano, quest’ultimo dovette fare un paio di passi a destra, incespicando per non cadere a terra.
    
    – Linda non ha finito un cazzo! – sbraitò Michele, mostrando letteralmente i denti, le mani come artigli pronte a dilaniare pur di difendere il suo diritto ad avere la bionda inginocchiata davanti a lui a dargli piacere. – Non ho sborrato! Porca puttana!
    
    Linda si scostò leggermente dal pube del ragazzo, mostrando ad Adriano che il suo volto non portava segni di una eiaculazione, poi aprì la bocca per assicurarlo che non lo aveva nemmeno nascosto. Adriano la ...
    ... osservò con un misto di desiderio ardente e invidia lancinante. Probabilmente solo la sua volontà di apparire virile non gli permise di mettersi a piangere, perché a giudicare dall’espressione doveva avere un groppo alla gola stretto come il mitico nodo gordiano.
    
    La ragazza tornò sotto il cazzo, passando lentamente la lingua dalle palle alla cappella, per poi fermarsi con un sorriso diretto al suo giudice. Sfoderando di nuovo la voce da schiava, sebbene meno impaurita, gli disse: – Gli altri vogliono portarti via la tua piccola puttana. – poi baciò con passione il frenulo, facendo fremere il ragazzo. – Dimostra loro che sono solo di tua proprietà e guidami verso il tuo piacere. – aggiunse e, allungando una mano, afferrò quella sinistra di Michele e se la posò sulla testa. Lui la guardava sconvolto, incapace di pronunciare una sola parola intellegibile: lei sorrise, soddisfatta dentro di sé.
    
    Il pubblico aveva smesso di fare schiamazzi, troppo preso da quello spettacolo sconvolgente e coinvolgente. Dalle grida di qualcuno, Linda suppose che una coppia o due avesse abbandonato ogni decenza, travolta dalle emozioni di quello spettacolo, e avesse cominciato a fare sesso dietro di lei.
    
    Ironicamente, Michele aveva appena avuto l’orgasmo ma a venire fu Daniele. Linda lanciò un’occhiata verso il volto di Daniele per scoprire come fosse mentre godeva, ma rimase delusa: a quanto sembrava il bel ragazzo non ricevette molto piacere dalla bocca di Nadia, la quale cercò di giocare ...
«12...121314...»