1. Principe azzurro


    Data: 30/06/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... credere che lui fosse il principe azzurro e io la bella addormentata; non volli neppure prendere in considerazione l’idea che ci fosse un quotidiano reale e impegnativo; mi ci scontrai, lo affrontai con la stupida illusione degli anni dell’adolescenza e il castello mi crollò addosso.”
    
    “Io sono stata già messa sull’avviso, da mia madre, che questo sogno è bello finché dura; lo resterà se sapremo adeguarci alla realtà; non mi abbarbicherò a un principe azzurro astratto; tu perché perdesti fiducia nel principe azzurro che ti eri inventata allora?”
    
    “Mi costringi a portare il racconto dove non vorrei tornare più, a riconoscere quello che nemmeno sotto tortura ammetterei in pubblico; visto che mi ci stai trascinando, ti racconto; ma sappi che negherei anche sotto tortura di avere detto queste cose che risuonano solo in questo giardino … “
    
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    Purtroppo, non mi ero resa conto che uno dei capisaldi del nostro amore infinito era il benessere economico che ci sorreggeva, senza nemmeno l’aiuto di mio padre e delle sue discutibili amicizie; questo era prodotto da un lavoro intenso e sfiancante che Orlando faceva ogni giorno per crescere sempre di più; finché, da giovani, ci limitavamo ad amarci, finché eravamo insieme, tutto filava liscio; quando eravamo separati, io lavoravo, lui anche e affrontavamo i problemi salvo dimenticarli non appena ci incontravamo ed eravamo l’uno per l’altro senza altri interessi.
    
    La cosa funzionò anche per i primi anni del matrimonio; ...
    ... sull’onda dell’amore sconfinato che provavamo, riuscimmo a passare alcuni anni nella stessa nuvola; anche se per alcune ore eravamo separati dal lavoro, poi avevamo interi pomeriggi, notti infuocate e lunghi week end da dedicare alla nostra passione; avevamo deciso di rinviare la nascita di un figlio e la pillola mi metteva al riparo da pericoli; quindi, scopavamo come scimmie, in ogni momento.
    
    L’educazione sessuale che avevamo maturato ci consentiva di dare vita a notti di fuoco e a pomeriggi di scopate; ma amavamo anche andare in giro solo per guardare vetrine, fermarci al caffè, incontrare gli amici, talvolta andare a cinema o a teatro, insomma di essere sempre presenti e portare allegria agli altri oltre a dare un esempio di passione immutata, segnalata da carezze, moine e baci anche in pubblico.
    
    Il cazzo di Orlando, che già mi era invidiato da chiunque lo avesse intravisto o ne avesse sentito parlare, era un meraviglioso giocattolo di cui non mi sarei mai stancata; me ne impossessavo appena potevo e passavo ore a masturbarlo, a succhiarlo, a titillarmi la figa e a farmi scopare alla grande; lui trattava il mio culo, le mie tette, la mia figa, la mia bocca con la stessa immutata passione e si concedeva a tutti i miei giochi, a tutti i miei capricci.
    
    Forti delle esperienze adolescenziali, ci dedicavamo al sesso con molta voglia; i preliminari delle nostre scopate potevano durare persino delle ore e concludersi con scopate, inculate e pompini epici; in genere, ero io che ...
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