1. I collant di mia zia - 1


    Data: 28/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Maurocollant, Fonte: Annunci69

    ... con te guardo la tv, faccio le solite cose se non ti dispiace che stia così e vedermi” risposi
    
    “No, no, tranquillo fai pure quello che fai sempre” mi rassicurò lei.
    
    Quello che facevo sempre era farmi una bella sega, ma in quel momento dirglielo mi sembrava una cosa impossibile, per cui mi misi a guardare la tv senza pensare al mio principale desiderio, che era quello di sborrare con i suoi collant indosso.
    
    Io seduto sul divano e lei sulla sedia del tavolo che faceva parole incrociate, cominciò a chiedermi:
    
    “Ma è da tanto che indossi i miei collant, e quando lo facevi, come ha fatto a venirti l’idea, lo hai detto a qualcuno, ma lo fai anche a casa con le robe di tua mamma..?”
    
    Ovviamente ad ogni risposta seguiva la mia imbarazzata risposta, più o meno veritiera:
    
    “Sarà stata qualche settimana prima che tu mi scoprissi l’altra volta (ma non era vero perché erano mesi che lo facevo)”
    
    “Lo facevo quando venivo a trovarti e andavo in bagno, sapevo che li avrei trovati”
    
    “l’idea mi è venuta perché mi piacciono le gambe delle donne con le calze e volevo provare la sensazione che sentono indossandole”
    
    “No zia, tranquilla non l’ho detto a nessuno (mezza verità, perché il mio amico sapeva, non sapeva però di questa improvvisa complicità di mia zia)”
    
    “No a casa non indosso le calze di mamma, solo da te le tue (verità, indossavo le sue perché era lei, mia zia, l’oggetto del mio piacere sessuale”
    
    Però questo parlare riferito indirettamente ai collant non ...
    ... faceva altro che aumentare la mia voglia di sega, e allora mi alzai, andai in bagno e mi feci una delle seghe più piacevoli che fino a quel momento avessi mai fatto, vedevo il cazzo durissimo da far male, venoso, rosso, bastarono pochi movimenti della mano che sborrai con schizzi forti e copiosi, avevo abbassato il collant che così non si sporcò.
    
    Tornai in salotto da zia, con ancora indosso le sue cose e con un viso che chiaramente mostrava la forte eccitazione provata nel momento della sega e zia mi disse:
    
    “Che faccia hai, ti sei menato l’uccello..?”
    
    “Come fai a saperlo zia?”
    
    “Basta guardarti in faccia, e quindi ho immaginato. Ed è questo che ti piace fare quando indossi le mie calze?”
    
    “Si, in effetti mi sento molto eccitato e mi piace…”
    
    Risposi senza dare un senso a cosa facevo per quel piacere, non sapevo se usare il termine sega, masturbare o menare, come aveva detto lei.
    
    Non si preoccupò di sapere se le avevo sporcato il collant o meno, mi guardò abbassando gli occhiali e si mise a ridere compiaciuta.
    
    Quel primo giorno di libera complicità finì là, mi rivestii e me ne tornai a casa.
    
    Da quel giorno però, quell’andare a trovare zia, ritornò ad essere una frequente abitudine, così come arrivare da lei e trovare i collant, puliti per me, qualche volta la sottoveste c’era, altre volte no, ma non era un problema quando non c’era, oramai, girare nudo per casa di mia zia, con indosso solo i collant, senza sentire il bisogno di nascondere la mia più che ...
«12...4567»