1. Godere nella vergogna ii


    Data: 22/06/2020, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... riga nera e i sandali dal tacco a spillo vertiginoso.
    
    No e poi no, non avrei mai indossato roba simile. Dissi queste parole a voce quasi alta gettando per terra le cose che mi aveva comprato.
    
    Restai qualche minuto seduta a pensare. Come aveva potuto solo pensare che indossassi cose così volgari? Lo so, era la nostra serata trasgressiva, la nostra serata, ma … mi fermai per un attimo e pensai al suo desiderio, a quanto ci tenesse per questa serata, infine al fatto che io avevo dimenticato a casa quei vestiti che avevo acquistato la sera prima.
    
    Così mi decisi e indossai gli abiti da lui scelti.
    
    Mi guardai allo specchio. Mamma mia quanto ero volgare. Tutta la schiena scoperta fin quasi alle natiche, il vestito davanti che a stento copriva i miei seni, che pure non sono grandi, anzi. E la gonna cortissima, fin quasi all’attaccatura delle calze, di una stoffa talmente leggera, quasi trasparente, che si poteva anche vedere l’esatta sagoma del reggicalze. E i sandali col tacco così alto mi slanciavano ancora di più rendendo più corto il vestitino.
    
    Forse sarebbe stato meglio toglierlo e scegliere qualcosa di più sobrio.
    
    Il bussare alla porta mi fece trasalire. Andai ad aprire un po’ impacciata su quei tacchi così alti. Mio marito mi guardò quasi a bocca aperta.
    
    “Sei meravigliosa” mi disse abbracciandomi e strusciandosi su di me.
    
    Quella sua espansività mi tolse ogni volontà facendomi rinunciare a cambiarmi.
    
    Mi ricordò la mia promessa e mi disse di scendere ...
    ... ad aspettarlo giù mentre lui si sarebbe cambiato.
    
    “Chiama anche un tassì” disse mentre chiudeva la porta.
    
    Rimasi per qualche secondo a guardare la porta chiusa. Che fare ora? Mi faccio aprire e mi cambio?
    
    Ricordai la promessa e mi dissi che in fondo era solo una sera. Presi l’ascensore e scesi nella hall.
    
    Mi sentivo ridicola oltre che volgare e pensavo che tutti gli sguardi fossero su di me.
    
    In effetti non passai inosservata. Gli uomini si giravano a guardarmi ed io già mi sentivo gelare. Timidamente andai alla reception e chiesi di chiamare un tassì.
    
    Nell’attesa mi fermai a guardare delle vetrinette di souvenir che erano nella hall, ma era chiaro che quella era solo una scusa per nascondere il mio nervosismo.
    
    Mi sentivo nuda e osservata. Sentivo su di me gli sguardi di tutti. Cercavo di essere disinvolta ma sentivo brividi di paura lungo la schiena.
    
    Finalmente arrivò mio marito. Quasi di corsa mi avvicinai a lui e gli strinsi un braccio.
    
    RODOLFO
    
    Scesi a piedi e mi fermai a guardarla, sola, in piedi in mezzo alla hall. Era veramente sexy o meglio indecente come una puttana di alto bordo. Notavo gli sguardi compiaciuti di chi le passava vicino e mi sentii io stesso compiaciuto della visione che stava offrendo. L’abito la fasciava , chiena e spallemnude e da dietro ,la stoffa leggera dell’abito lasciava quasi trasparire e modellava interamente le curve dei suoi glutei. Mi resi conto di aver esagerato nelle scelte, scorgendo che, ad ogni passo senza ...
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