1. Godere nella vergogna ii


    Data: 22/06/2020, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... no, sali e indossa solo quello che trovi nel pacchetto sul letto”.
    
    Salì in stanza. Lasciai passare qualche minuto dopo salii tra il curioso e l’eccitato. Mi aprì la porta. Era fantastica: aveva indossato il vestitino che la fasciava meravigliosamente, corto come mai ne aveva portato uno, annodato attorno al collo le lasciava la schiena completamente nuda e un abbondante visione delle tette. L’orlo della gonna arrivava appena a coprire il bordo delle calze e il reggicalze si disegnava quasi traspariva da sotto il vestito. Si era messa anche i sandali con i tacchi a spillo. Era eccitante vederla in una tenuta così sexy. La abbracciai, aveva quasi la mia stessa altezza. Mi strusciai contro di lei.
    
    “Bene ora possiamo uscire a cena”. Non sembrava volesse accettare l’invito.
    
    “Non solo, ma ti ricordi che devi pagare pegno, quindi, mentre io mi cambio tu mi aspetti nella hall ed inizia a far chiamare un taxi”
    
    MIA
    
    Appena arrivati in albergo pensai di prendere appuntamento col parrucchiere, in modo da essere all’altezza della serata e dell’atmosfera che già emanava Parigi in quel periodo.
    
    Così, la sera, dopo aver sistemato abiti e valige e dopo un piccolo riposino, salutai mio marito che mi rispose dicendomi che mi avrebbe aspettato nella hall.
    
    Devo dire che il parrucchiere fu davvero bravo e veloce. In poco tempo mi sistemò i capelli dando più luce al mio viso, tanto da darmi la sensazione di essere ringiovanita di qualche anno. Mi feci fare anche le unghie e un ...
    ... filo di trucco al viso, solo un’ombra, niente di esagerato, ho sempre odiato il trucco troppo pesante.
    
    Nella hall mio marito mi venne incontro, mi baciò e mi disse “sei splendida”. Poi mi guidò verso il bar dove consumammo un aperitivo. Il suo sorriso mi sembrava quello di un bimbo in attesa di una sorpresa, eccitato e in tensione. Ne ebbi la conferma quando mi disse che questa doveva essere la nostra sera, quella che aspettava e desiderava, la sera in cui non avrei potuto negargli nulla. Mi disse che aveva preparato lui stesso le cose che avrei dovuto indossare e che le aveva poggiate sul letto. Mi chiese di salire su e di prepararmi, lui mi avrebbe aspettato giù.
    
    Ecco, ora ero io ad essere in tensione. Chissà cosa mi aveva preparato e cosa avrei dovuto indossare. Nell’andare in camera mi vennero in mente i vestiti che avevo comprato io. Mi sembravano indecenti e pensavo, speravo che la sua scelta fosse un po’ più sobria della mia.
    
    Trovai il pacchetto sul letto e lo aprii. Emisi quasi un urlo strozzato e mi sedetti disperata sul letto.
    
    Era un abbigliamento troppo indecente. Un abitino leggero e cortissimo, che dietro non aveva nulla fino alla vita. Come avrei mai potuto indossarlo? Avrei dovuto rinunciare al reggiseno? E poi era cortissimo, non so dove mi sarebbe arrivato ma praticamente sarei stata quasi nuda. Senza parlare poi di quel microscopico indumento, dire perizoma era eccessivo. Completava il tutto un reggicalze, le calze nere velate con una volgarissima ...
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