Godere nella vergogna ii
Data: 22/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
RODOLFO
Ormai seduti in attesa che annunciassero il volo verso la meta agognata dei miei sogni erotici. Mia si era addormentata reclinando la testa sulla mia spalla. Le guardavo le ginocchia appena scoperte dall’orlo pudico della gonna. Non ci eravamo detti più nulla dopo esserci furtivamente scambiate le nostre lettere. Ero incuriosito ed aspettavo con ansia di vedere questi suoi acquisti “scandalosi” che già sentivo l’eccitazione crescere in me. Pure io le avevo acquistato qualcosa di cui mi ero già pentito: un miniabito bianco, forse eccessivo chiamarlo mini, di fatto uno straccettino, di strech da portare senza reggiseno e che si allacciava con un nodo intorno al collo lasciando la schiena completamente scoperta. Avevo aggiunto agli acquisti un perizoma veramente microscopico con un sottile pezzo di stoffa che si sarebbe intrufolato fra i suoi morbidi glutei. L’altro acquisto un reggicalze e delle calze nere velate che come diceva lei, che aveva sempre indossato collant, volgari che facevano tanto “ donna da strada”, sarebbero state da sole un oltraggio al suo pudore. Per completare l’opera un paio di sandali, pure loro bianchi, che si allacciavano con un cinturino attorno alla caviglia, con dei tacchi a spillo eccessivi ai limite dell’equilibrio, 12 cm che l’avrebbero costretta a camminare quasi in punta di piedi. Pensai all’effetto di colore abito bianco calze nere e scarpe bianche. Decisamente avevo esagerato. Pensai che mi sarei accontentato dell’abbigliamento ...
... sexy che aveva scelto lei . Appoggiai il mio capo sui suoi capelli respirando il suo profumo. Appoggiai delicatamente la mano sul suo ginocchio facendola risvegliare.
“Allora, mi puoi dire quali sono i tuoi acquisti per la nostra vacanza parigina?”
Sentii Mia sobbalzare come una molla. Mi guardò come un bimbo che ha appena commesso una marachella. Non sapeva come scusarsi ma nella gioia della preparazione del bagaglio aveva lasciato a casa proprio quegli acquisti che aveva pensato adatti a far esplodere la nostra frenesia erotica.
Mi sembrò una banale scusa tanto che pensai che non avesse mai fatto quegli acquisti. Ero deluso e non facevo nulla per nascondere questa mia delusione. Mi descrisse minuziosamente i suoi acquisti, indubbiamente si era anche impegnata nel cercare qualcosa che sollecitasse i miei desideri, eppure li aveva lasciati a casa. Pensavo ormai a tutto anche alla possibilità che li avesse acquistati ma poi alla fine non se la fosse sentita di osare e indossarli.
Le sue scuse sembravano convincenti e Mia veramente dispiaciuta. Se un attimo prima quasi mi pentivo di averle acquistato qualcosa di tanto indecente, ora mi compiacevo, quasi volessi una piccola vendetta per la sua dimenticanza. Così, soddisfatto, le potei dire che non avrebbe dovuto preoccuparsi “avevo acquistato anch’io qualcosa per te” esitai un attimo ma poi aggiunsi “forse ho esagerato ma, l’hai detto pure tu, saremo lontani da chi ci conosce e potremo scatenarci”.
Mia mi sorrise ma ...