1. Due amiche nei guai (1° parte)


    Data: 12/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... abbastanza bene. L’interruttore era a poca distanza, accanto al letto, e avrebbe potuto accendere la luce, ma se per caso i due banditi fossero andati in giardino e avessero visto la luce accesa attraverso le persiane, sarebbero sicuramente tornati nella stanza a vedere cosa succedeva.
    
    Preferì quindi rimanere in quello stato di semibuio per capire cosa poteva fare. Avendo le gambe legate all’altezza delle caviglie, non era in grado di camminare, ma poteva sempre effettuare dei piccoli balzi. Giorgia era lì davanti a lei, che la guardava con un misto di stupore e curiosità, sufficienti, se non altro, per farla smettere di piangere.
    
    Marina riuscì lentamente a raggiungerla. Avrebbe voluto spiegarle cosa aveva in mente di fare, ma ovviamente non poteva, e quindi si diresse subito dietro la sedia di Giorgia; qui si inchinò, portando la faccia all’altezza delle mani dell’amica, legate dietro la schiena. Appoggiò il mento contro le sue dita, e allora Giorgia capì: cominciò a tastare coi polpastrelli, finché non sentì di aver toccato la bandana che copriva la bocca di Marina. Gliel’avevano legata davvero stretta, ma nonostante questo riuscì ad infilare la punta delle unghie fra la sua guancia e il bavaglio.
    
    Marina iniziò a muovere la testa su e giù, per far scivolare la bandana sotto il mento. Non fu semplice, anche perché le unghie di Giorgia strusciavano sulla sua pelle, rischiando di graffiarla, ma con pazienza alla fine riuscì nel suo scopo. Era solo a metà strada, ...
    ... perché le rimaneva la spessa striscia di stoffa fra i denti, che poi era quella che davvero le impediva di parlare, ma per quanto le fosse stata stretta dietro la nuca, con l’aiuto di Giorgia e spingendo con la lingua, sapeva che sarebbe potuta riuscire a toglierla… E infatti, nel giro di pochi ma interminabili minuti, quel maledetto bavaglio fu finalmente espulso dalla sua bocca. Un lungo sospiro scandì perfettamente il suo sollievo di quel momento.
    
    Giorgia era stata imbavagliata nello stesso modo, e sarebbe stato troppo complicato, oltre che rischioso, tentare di liberarla alla stessa maniera, perché per aiutarla avrebbe dovuto mettersi in piedi, di spalle, davanti a lei, in equilibrio precario, col rischio di cadere e farsi male seriamente.
    
    Comunque si rialzò, e passando lentamente davanti a Giorgia la guardò in faccia, per rassicurarla: – Sono riuscita a togliermi il bavaglio! Ora proviamo a sciogliere le tue corde… – le disse sottovoce.
    
    Giorgia, che nel frattempo aveva riacquistato finalmente un po’ di fiducia, annuì con un cenno della testa, e Marina, tornando dietro di lei, si chinò nuovamente, per osservare come erano state legati i polsi della sua amica. La faccenda era tutt’altro che semplice, perché i nodi sembravano davvero molto stretti, ma Marina non si perse d’animo... Si girò, in modo da mettersi con la sua schiena contro lo schienale della sedia di Giorgia e, rialzandosi un po’, con le sue mani riuscì a raggiungere abbastanza facilmente i nodi delle corde ...