1. Due amiche nei guai (1° parte)


    Data: 12/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... dal cancello della villetta stava uscendo non il solito furgone, ma una lussuosa auto con i vetri scuri, di quelle che normalmente si vedono solo nei film polizieschi, scortata da un’altra, più piccola, guidata da delle specie di “gorilla” in giacca, cravatta, occhiali scuri e auricolare. Il cuore di Giorgia ebbe un sussulto: “Stai a vedere che c’è davvero qualcosa di losco!” pensò.
    
    Tornò a casa felice e gongolante, sicura che per una volta il suo istinto non si era sbagliato e l’aveva indirizzata sulla pista giusta. Quello che aveva visto, per la verità, non significava nulla di concreto (e soprattutto nulla di illegale), ma fu sufficiente per rinvigorire tutto d’un colpo quei sospetti che fino al giorno prima aveva quasi completamente abbandonato.
    
    A cena raccontò tutto a Marina, che, come al solito, non poté fare a meno di cogliere l’occasione per prenderla di nuovo in giro: – E brava… un’altra delle tue fantasie! – la schernì divertita. – Ma perché una volta o l’altra non cominci a scriverci un romanzo con le tue storie? Se hai fortuna, potresti diventare la nuova Agatha Christie! –
    
    – Dai, finiscila di scherzare… guarda che quello che ti ho raccontato è vero! E scommetto che le possibilità che io abbia ragione sono enormi. –
    
    – Come no!? A quanto ti danno gli allibratori? Se la quota è buona e avessi un po’ di soldi da buttare punterei tutto su di te… un investimento sicuro! –
    
    Marina non la smetteva più di ridere, e Giorgia dovette stare un po’ al gioco, poi ...
    ... capì che era meglio cambiare discorso, e per quella sera l’argomento “crimini e delitti” fu chiuso lì.
    
    La mattina dopo, verso le nove, le ragazze si stavano recando insieme in facoltà. Era giugno e le lezioni ormai erano finite, ma non amavano molto studiare a casa: nei corridoi dell’università, o in biblioteca, c’era molto più spazio, ed era facile trovarsi insieme ai compagni e alle compagne di corso. Normalmente andavano sempre a piedi, visto che la strada da percorrere richiedeva dieci minuti al massimo, e poi le belle giornate di quel periodo invogliavano ancora di più a fare una passeggiata. Così, camminando, si ritrovarono sul marciapiede a fianco della “villetta dei sospetti” di Giorgia.
    
    – Ah, guarda, la casa di cui ti parlavo ieri è questa… – disse Giorgia, indicandola.
    
    – Wow! – esclamò Marina, col solito tono canzonatorio, – sono passata spessissimo davanti a questo covo di pirati senza saperlo… –
    
    Giorgia sospirò, come per dire che forse faceva meglio a stare zitta, ma l’altra continuava: – Chi si nasconderà qui dentro? Banditi? Mafiosi? Pericolosi criminali latitanti? –
    
    – Già, mafiosi… – irruppe Giorgia, come per sfidare lo scetticismo dell’amica, – l’aria che avevano quelli che ho visto uscire ieri su quella macchina era proprio quella di mafiosi… –
    
    – Ma finiscila! – ribatté Marina. – Sarà stato qualche politico: lo sai che ora vogliono girare tutti con la scorta, così, tanto per darsi l’aria di persone importanti! –
    
    – Lo vedi che ho ragione?! ...
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