1. Due amiche nei guai (1° parte)


    Data: 12/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... Un politico che spreca così i soldi delle tasse pagate dai cittadini è un criminale anche peggiore dei mafiosi… –
    
    La battuta pronta di Giorgia fece ridere anche Marina e il discorso sui sospetti della villetta fini lì; le ragazze continuarono a camminare verso l’università, e di lì a poco si concentrarono solo sul loro studio.
    
    Le due amiche rimasero in facoltà tutto il giorno, pranzarono in mensa e nel tardo pomeriggio, dopo le sei, si incamminarono verso casa. Arrivate di fronte alla solita villetta si imbatterono nella stessa scena che Giorgia aveva visto il giorno prima: una lussuosa auto di grossa cilindrata che usciva dal giardino seguita da un’altra che aveva tutta l’aria di una scorta…
    
    Giorgia non poté fare a meno di afferrare Marina per un braccio per farle notare quello che stava accadendo: – Guarda! Esattamente come ieri. Non pensi anche tu… –
    
    – Basta, Giorgia! – la interruppe Marina, con un tono che stavolta pareva davvero infastidito. – Te l’ho detto: sarà un maledetto politico che usa i nostri soldi per girare con la scorta… E poi, sinceramente, i tuoi continui sospetti ora cominciano a stufarmi: mi sembri diventata paranoica! –
    
    Giorgia cercò di difendersi: – Va bene, ho capito… la smetto! –
    
    – Ecco, brava… – concluse Marina. – Poi, se vuoi, continua pure, ma, per favore, le tue fantasie raccontale a qualcun altro, che io ne ho abbastanza! –
    
    Giorgia capì che era meglio non insistere: Marina era una ragazza solitamente dolcissima e più che ...
    ... comprensiva, ma stavolta evidentemente si stava irritando un po’ troppo… Lungo la strada che mancava per arrivare a casa cambiarono argomento e parlarono allora di cosa avrebbero preparato per cena: una bella pastasciutta sarebbe stata l’ideale dopo una giornata intensa di studio.
    
    – Spaghetti o fusilli? - Marina era indecisa e chiese il parere dell’amica mentre guardava cosa era rimasto in dispensa.
    
    – Per me è uguale. Piuttosto, che sugo ci mettiamo sopra? – domandò Giorgia.
    
    – Già: mi sa che siamo rimaste senza… – osservò Marina.
    
    – Beh, allora esco io a comprarlo, – propose Giorgia, – tu intanto comincia a cuocere la pasta. Che sugo vuoi? –
    
    – Mi piacerebbe un bel pesto. – rispose Marina, mentre già riempiva la pentola d’acqua. – Vai al negozio di alimentari nella piazza qua vicino, che lo fa veramente buono. –
    
    – Ok, vado e torno. –
    
    Mentre scendeva le scale per uscire, Giorgia fu assalita da un pensiero insistente; cercò di liberarsene, ma non ci fu nulla da fare: il negozio di alimentari dove doveva andare era da un’altra parte, ma in fondo passare davanti alla villetta dei suoi sospetti avrebbe allungato la strada solo di qualche minuto… Una volta lì davanti avrebbe constatato una volta per tutte che non c’era niente di strano e finalmente si sarebbe convinta a smetterla con le sue assurde fantasie, che ormai stavano diventando davvero delle paranoie… forse Marina aveva proprio ragione ad arrabbiarsi.
    
    Uscì per strada e si incamminò rapidamente dalla parte ...
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