Due amiche nei guai (1° parte)
Data: 12/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mads19, Fonte: Annunci69
... uscire da lì e allontanarsi da quella maledetta casa prima possibile. Si rialzò dal suo nascondiglio e si diresse con circospezione verso la porta che dava sull’esterno. Non voleva rischiare di causare rumori sospetti, ma voleva anche fare in fretta: là fuori ci sarebbe stata la sua salvezza…
Arrivata lì davanti, per un attimo ebbe paura che la porta fosse stata nuovamente chiusa a chiave da quei due, ma quando afferrò la maniglia e vide che si apriva regolarmente, si sentì davvero sollevata. Ma fu una sensazione che durò solo un attimo…
Era convinta di rivedere gli alberi del giardino, ma con grande sgomento si trovò davanti l’uomo che le aveva aperto il cancello, che la stava guardando con un ghigno sinistro, come se si fosse piazzato lì proprio ad aspettare che lei uscisse…
L’istinto la fece indietreggiare di un passo, emettendo un sussulto di spavento. Stava per voltarsi e scappare via, ma sentì d’improvviso due mani energiche che la afferrarono da dietro per il busto e le tapparono la bocca, trascinandola di nuovo verso l’interno del magazzino. Cercò di divincolarsi da quella stretta, ma sentì che era davvero troppo forte per lei.
– Sta’ buona… è inutile che ti agiti tanto! – le intimò minaccioso l’uomo che l’aveva sorpresa alle spalle, immobilizzandola e impedendole di urlare.
Intanto anche il secondo uomo, di fronte a lei, era entrato nel magazzino, richiudendo la porta dietro di lui. – Allora? Trovato il gatto? – le chiese, in tono ...
... ironico.
4.
Marina cominciava a spazientirsi: Giorgia doveva essere a casa già da tempo. All’inizio non aveva dato troppo peso a quel ritardo: quando usciva a fare compere, era facile che la sua amica si dilungasse sempre un po’ più del dovuto. Però le aveva detto che sarebbe tornata a casa per le sei e mezzo, un quarto alle sette al massimo, mentre ormai erano le sette in punto… Bisognava dirle di sbrigarsi: prese il cellulare e la chiamò.
Il telefono suonò libero per un po’, poi di colpo dette il segnale di occupato… Giorgia aveva rifiutato la chiamata, evidentemente. Perché? Marina provò a chiamarla di nuovo, ma stavolta il cellulare era diventato irraggiungibile.
Aspettò qualche minuto e poi chiamò ancora… niente da fare. Erano le sette e dieci. Marina si arrabbiò: al diavolo Giorgia! All’aperitivo ci sarebbe andata da sola, e che lei si arrangiasse… Uscì di casa, chiuse la porta e cominciò a scendere le scale, piuttosto innervosita. Pensò che Giorgia non le avesse risposto per paura che lei si arrabbiasse per il ritardo e per evitare quindi di litigare per telefono.
Però era strano che il ritardo si prolungasse così a lungo: Giorgia si divertiva sempre tantissimo agli aperitivi in compagnia, anche molto più di lei. Questione di carattere: Marina non aveva la sua stessa espansività, e un po’ gliela invidiava…
“Stai a vedere che quella scema è già arrivata… ha fatto tardi ed è andata direttamente là senza neanche passare da casa, poi si è messa a chiacchiera, magari ha ...