Musica e amore fra balconi
Data: 15/06/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Pillonamanna, Fonte: Annunci69
... insomma le solite cose.
Poi ben presto le birrette divennero due, poi tre e gli argomenti iniziarono a divagare nelle direzioni più disparate, sparando cazzate e raccontando gli aneddoti più assurdi.
Non so come arrivammo a quell’argomento, ma fra una cazzata e l’altra ci trovammo a parlare di astrologia, segni zodiacali e chiromanzia.
Mi disse che aveva un’amica che sapeva leggere la mano e che aveva insegnato un po’ a farlo anche a lei. Mi mostrai subito curioso e le chiesi se fosse capace di leggere la mia.
Lei rispose che ci avrebbe provato. Così avvicino la sua sedia alla mia e mi prese delicatamente la mano. Quel tocco mi mandò in estasi, la mia mano in quel momento era diventata il centro di tutti i sensi del mio corpo, sentivo il tocco della sua mano calda e lievemente sudata che sfiorava la mia con leggerezza, arroventando ogni punto in cui si posava.
Iniziò a parlarmi piano della mia linea della vita, di quella dell’amore e della ricchezza, ma io non ascoltavo. Sentivo solo il suo viso sempre più vicino al mio, il calore del suo respiro e il suo profumo che ricordava quello del mare e delle piante della macchia al sole.
Un po’ per l’alcol, un po’ per l’erba, un po’ per le mille sensazioni che provavo, mi sentivo totalmente inebriato e avevo solamente voglia di ubriacarmi totalmente di lei. Di bere il suo corpo partendo dalle sue labbra.
Lei parve accorgersene, di quella forza magnetica che tirava le mie labbra verso le sue. Mi guardò negli ...
... occhi e vidi i suoi ardere come il sole, ne rimasi accecato. E come un uomo arroventato dal sole che cerca l’acqua ebbi l’irrefrenabile voglia di cercare le sue labbra. Ormai i nostri volti erano a pochi centimetri, sentivo l’aria calda che entrava e usciva dal suo naso e piccole scosse elettriche che partivano dal suo viso al mio.
Chiusi gli occhi e lentamente le nostre labbra si toccarono.
Esplose un bacio sempre più passionale, le nostre lingue si intrecciarono e fummo presi da una passione selvaggia, incontrollabile. Sentivo il bisogno di unire immediatamente i nostri corpi, di sentire la mia pelle nuda contro la sua, di spogliarmi subito di ogni barriera superflua che ci separasse. Lei intanto continuava ad accarezzarmi con forza la mano, e presto me la pose sul suo seno, invitandomi a stringerlo.
Non resistetti più, la sollevai di peso e la misi seduta sul tavolo senza mai staccare la mia lingua dalla sua. Lei mi tolse subito la maglietta e iniziò a leccarmi il collo e il petto. Io sospiravo dal piacere e intanto facevo scendere sempre più in basso la mia mano fin sotto le sue mutandine. La sua fica era bollente e già bagnata fradicia, vi strofinai tutta la mia mano e in quel momento mi parve la cosa più bella che avessi mai toccato.
Lei si sfilò la canottierina esibendo i suoi piccoli seni nudi, che iniziai subito a mordere e leccare come se volessi mangiarne tutto il calore e il profumo.
In breve tempo lanciammo via tutti i vestiti e fummo completamente ...