Un uomo che ti cambia la vita - capitolo 2
Data: 13/06/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69
... lei e lui.
Giunto all’università mi attendeva una giornata di intenso lavoro e mi chiedevo quando avrei rivisto Jacopo.
Terminate le prime due ore di lezione, ero nella mia stanza e finalmente entrò.
Dio come era bello, ogni volta che lo rivedevo anche dopo una breve interruzione mi sembrava più bello, come se ogni volta scoprissi nuovi particolari che mi facevano apprezzare sempre di più la sua bellezza.
Nessuno dei due parlò, solo sguardi che incrociandosi quasi accecavano e lui con un sorriso traboccante seduzione.
Jacopo si avvicinò alla poltrona dove ero seduto con un libro tra le mani, si chinò e mi diede un bacio quasi violento che quasi mi fece male. Incapace di reagire mi lasciai penetrare dalla sua lingua che vorticava con la mia, la mia testa schiacciata sullo schienale della poltrona, dalla sua passione. Mi mancava il fiato mentre il suo, affannoso, investiva il mio volto.
Restammo così per qualche istante, durante il quale io avevo perso consapevolezza di me.
Quando mi sottrassi dalla sua morsa, con affanno riuscii a dire:
“Sei impazzito? Può entrare chiunque…..”
“Embè? Mica ti sto ammazzando, sto semplicemente baciandoti….”.
Questi più o meno gli inizi della mia relazione con Jacopo.
La sua impudenza mi contagiò presto e così capitava che ci trovavamo a fare l’amore nei posti più disparati, spesso anche all’università.
Ma la nostra non era una storia fatta solo di sesso, seppure la passione rappresentava per noi un collante ...
... invincibile.
Direi che l’intesa intellettuale, la reciproca comprensione e la dolcezza potevano considerarsi le cifre fondanti il nostro rapporto, fatto ormai di quotidianità.
Non solo avevamo assidue frequentazioni all’università ma l’armonia che aveva investito le nostre vite, allineando e quasi sovrapponendo la vita di uno a quella dell’altro, ci portò a terminare con insperato successo il libro, che pubblicammo e che ci condusse a tenere una serie di conferenze in giro per l’Europa.
Trascorremmo così lunghi soggiorni ospiti di alcune delle migliori università europee e i giorni si succedevano carichi di impegni ma anche di gratificazioni che appagavano entrambi e contribuivano a stabilire una perfetta letizia.
Furono quelli momenti determinanti per il compimento del nostro amore.
Noi due da soli, senza condizionamenti familiari e lontani dal nostro ambiente di lavoro, raggiungemmo un idillio che a volte mi lasciava sgomento per la sua inusualità.
Nuovamente un presente ammaliante che dilatandosi occupava lo spazio e il tempo fondendoli in una realtà indistinta. Il passato e il futuro sembravano non rilevare.
Un giorno, eravamo in albergo, ospiti dell’università di Groningen dove avevamo tenuto una lectio magistralis e un ciclo di conferenze, stanchi ma carichi di soddisfazioni e soprattutto dopo esserci detti del nostro amore più volte e più volte ancora, nudi sul letto, lui seduto con la schiena appoggiata alla spalliera e io seduto a gambe incrociate, ...