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A gatto e topo con mia suocera 1
Data: 11/04/2018, Categorie: Etero Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
1. Ho nutrito una passione segreta e silenziosa per mia suocera Tina sin da quando mi sono fidanzato con la figlia Enza, mia attuale moglie, 15 anni fa. Allora lei aveva 40 anni, era una donna nel pieno della sua bellezza procace, con un fisico rigoglioso e con quellʼaria di spavalderia, un tantino arrogante, che le belle donne non si trattengono dal mostrare. I primi anni, naturalmente, il timore riverenziale e la scarsa conoscenza della sua personalità mi hanno impedito di manifestarle il benchè minimo segno di interesse maschile, anche se non potevo fare a meno di sbirciarla, di spiarla negli atteggiamenti meno sorvegliati. Quel corpo pieno e voluttuoso, quel petto maestoso, quei fianchi larghi e ben torniti, quelle cosce marmoree, mi facevano trasalire, sognavo ad ogni chiusi di potermela ingroppare e di sottometterla alle mie voglie, facendole perdere la sua supponenza, e spesso mi acquietavo solo sparandomi un bel segone dedicato a lei. Dopo essermi sposato, e dunque accentuando la frequentazione della sua casa, la maggiore confidenza mi ha consentito più volte di manifestarle la mia ammirazione, ed ho potuto notare che la cosa non le era affatto sgradita. Ma mai nulla di più di qualche piacevole galanteria, di qualche sguardo obliquo e appena allusivo. Sapere di essere ammirata da un uomo più giovane chiaramente la lusingava ma, non appena io mi accaloravo un poʼ, lei, con un certo gelido ...
... cinismo, ristabiliva subito le distanze, lasciandomi in uno stato di umiliante frustrazione. Ricordo ancora la sua espressione irridente quando un giorno, avendomi sorpreso ad aggiustarmi il cazzo inalberato nei pantaloni, mi canzonò impietosamente: “Mauro, non sono gesti eleganti … alla tua età….” Col passare del tempo, quindi, ad una passione tanto più rabbiosa quanto non corrisposta si è andato affiancando un sentimento acuto di rancore, un desiderio di rivalsa nutrito dal mio orgoglio ferito. Avevo, difatti, come la sensazione che la stronza godesse a vedermi soggiogato da lei ma incapace a reagire. Tutto è andato avanti così fino al giorno di Natale dellʼanno scorso, quando, dopo pranzo, come di rito, con mia moglie, i miei figli e mia suocera, siamo andati a vedere lʼimmancabile cinepanettone con i soliti comici e le solite maggiorate della televisione. Mia suocera oggi ha 56 anni, ma è ancora una donna attraente, anzi per me resta quanto mai arrapante. Il suo corpo si è un poʼ appesantito, le sue forme si sono un poʼ dilatate, è diventata più giunonica, ma a me piace ancora di più. Chissà quante volte ho sognato di affondare nelle sue carni generose, di smanacciare quelle mammelle e quelle chiappone, di farla ululare di piacere e di dolore stantuffando con violenza nella sua ficona e, perché no, nel suo culo! Quel pomeriggio di festa al cinema cʼera tantissima gente. Già nella calca per ...