Hey diddle diddle. Balla con la Luna
Data: 29/05/2020,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti
... abbassato lo slip del costume quanto basta, il forte getto di acqua calda ti massaggia freneticamente la vulva, allargando le pieghe mucose e spingendosi dappertutto, facendo strage di sensazioni.
Yuko contemplò la superficie del proprio corpo.
Quell'abbigliamento intimo termico da montagna era molto aderente e sottile: come uno strato di vernice nera le modellava le forme tonde e armoniche in contrasto con gli spigoli della falce lunare.
Sotto l'effetto del “ribollir dei tini” del suolo su cui giaceva, a stretto contatto col sedere e la superficie interna delle cosce, i capezzoli erano emersi come i picchi centrali dei circhi lunari, esatta riproduzione delle sue areole.
“Chissà se qualcuno in questo momento sta osservando la Luna, laggiù sulla Terra.“ Pensò mentre il desiderio di spogliarsi e rimanere nuda ad assaporare quelle carezze vibranti, bussava imperiosamente alle porte di una volontà di resistere che si assottigliava di momento in momento, raggiungendo ora lo spessore di una carta velina.
“Al limite vedranno qualche cratere mai visto prima. Buco più, buco meno!”
E, presa la decisione, mantenendosi in bilico sulla falce, iniziò a sfilarsi le lunghe calze di lana. Poi fu la volta della calzamaglia e infine della maglietta a maniche lunghe.
La temperatura era ideale e in mutandine e T-shirt si stava alla perfezione.
Le cosce vibravano trasmettendo il tremolio della superficie lunare e l'eccitazione cresceva. Sulla schiena la sensazione era ...
... quella di un massaggio tonificante che rilassava la muscolatura stanca, ma il movimento era trasmesso ai seni che, strofinando contro il tessuto, producevano un effetto estremamente stimolante ai capezzoli.
La nipponica si sfilò la maglietta, la fece ruotare intorno all'indice e la lanciò appendendola ad un corno della costellazione dell' 'Ariete'. Le mutandine scivolarono lungo le cosce e finirono scaraventate allo zenit, incastrandosi sulla costellazione della 'Lira'.
Mantenendo un braccio sollevato per tenersi saldamente sullo spicchio di Luna, con l'altra mano Yuko si accarezzò un'ascella, sfiorandola con le punte delle dita. Raggiunse poi un seno avvolgendolo con una sfumatura, leggera come un sospiro, e descrivendo un gorgo intorno al capezzolo che fremeva di desiderio.
Chiuse gli occhi abbandonandosi alle proprie carezze. Un seno, poi l'altro, con un passaggio intorno ai capezzoli leggero come zucchero a velo.
Le labbra si aprirono in un silenzioso sospiro accompagnando una prima contrazione del ventre.
Senza fretta le dita inventarono un percorso imprevedibile, attorcigliando sentieri invisibili sul ventre, scegliendo come epicentro l'ombelico, prima di consegnarsi al monte di Venere.
Impalpabili tenerezze sfiorarono le punte dei peli del pube e, trascurando ignobilmente la vulva, approdarono senza una palese logica sulle superfici interne delle cosce.
Yuko allargò le cosce, prigioniera del piacere che lei stessa sapeva regalarsi.
Quella superficie ...