1. Il furto 1° puntata


    Data: 23/05/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... Ragazzi!!! È arrivata la nostra profe! Guardate che figa è ancora!! Vi ricordate quando cercavamo di vedere le sue tettone? Ehi, profe, ma sono cresciute ancora? Dica la verità, se le fa massaggiare tutti i giorni, vero? Ma non con le mani! Ahahahahah” Tutti erano scoppiati a ridere…il rumore era assordante: mentre cercavo di tapparmi le orecchie Muhammar passò dietro di me e mi afferrò le tette con le mani: “Ah, sììì, sentiste come sono pesanti…dì, profe, ma quanto pesano ‘ste bocce, un kg l’una? Dai, adesso faccele vedere! “ Cercai di divincolarmi ma non avevo speranze, la forza del ragazzo mi sovrastava. Senza che potessi impedirglielo mi sfilò dalla testa la maglietta, lasciandomi in reggiseno: tutti i presenti (ma quanti erano? Continuavano ad aumentare!) lanciarono un urlo, che fu immediatamente ripetuto quando Muhammar mi slacciò il reggiseno, facendomi uscire le tette dalle coppe: cercai di coprirmi, più per istinto che altro, ma le mie braccia vennero bloccate dalle mani di Muhammar, che mi obbligò a tenerle alzate sopra la testa: a quel punto tutti i ragazzi si avvicinarono e cominciarono a palpeggiarmi, strizzarmele, tirarmi i capezzoli, torcerli: cominciai a gridare, a dire che mi facevano male, che dovevano smetterla, ma finchè non fu Muhammar a farli smettere dovetti sopportare ogni tipo di maltrattamento: qualcuno, non riuscendo a toccarmi davanti mi stava letteralmente impastando le natiche, mentre sentivo che i pantaloni scivolavano sempre più in basso: ...
    ... quando furono a terra qualcuno mi obbligò ad alzare prima una gamba poi l’altra per poi buttarli in un angolo mentre le mutandine facevano la stessa fine: appena mi ebbero nuda le urla raggiunsero il parossismo: potevo sentire solo qualche frase: “io le faccio il culo!” “voglio sfondare la figa della troia!” “io le pompo un litro di sborra nello stomaco!” capii che non avevo speranza: ormai nella sala ci saranno stati almeno 20 ragazzi, e se Muhammar mi avesse lasciata nelle loro mani sarebbe stato tanto riuscire a tornare a casa viva! Sentivo varie mani che cercavano di farmi aprire le gambe, qualcuno mi tirava i peli, qualcun altro cercava di infilarmi due dita nella figa e nel culo, dopo un istante mi ritrovai sollevata da terra e portata sul tavolo da bigliardo: mi guardai intorno alla ricerca di Muhammar, per chiedergli di salvarmi da quel branco di assatanati: finalmente incontrai il suo sguardo e lo vidi alzare una mano: “Fermi tutti, la profe per ora è mia: portatela nel mio ufficio!” ci furono parecchi mugugni, qualcuno cercò di agguantarmi in qualche modo, ma evidentemente l’autorità di Muhammar non ammetteva disobbedienze: mi ritrovai sdraiata sul piano del biliardo, poi due ragazzi più alti degli altri mi aiutarono a scendere e mi accompagnarono al piano di sopra, spingendomi in una grande camera da letto, dove Muhammar mi aveva preceduto: “Benvenuta nella mia umile dimora, profe! Non sai come sono contento che tu sia qua…” Non so come trovai il coraggio di ...
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