Il furto 1° puntata
Data: 23/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... finita e se sei con la tua auto dovrai solo seguire quella del mio amico, in 10 minuti sarete da me!” Non sapevo cosa dire, potevo facilmente immaginare cosa sarebbe successo se fossi andata a casa di Muhammar, ma speravo di tergiversare fino a quando sarei stata in una posizione diversa riguardo al fatto che mettesse in giro le mie foto. Gli dissi: “spero di poter uscire senza dare troppo nell’occhio, dì al tuo amico di non venire troppo vicino all’ingresso, digli di mettersi in modo da vedere la mia macchina, una Citroen C3 azzurrina…quando mi vedrà salire farà un lampeggio con i fari e io lo seguirò” “Brava profe, sapevo che saresti stata ragionevole, ci vediamo venerdì!” Mancavano tre giorni, dovevo ancora fare gli esami a una ventina di alunni, poi ci sarebbe stata la riunione per decidere promossi e bocciati e finalmente, anche per quest’anno sarebbe finita: ci saremmo trovati fuori a cena nella solita trattoria dove qualche volta si andava a mezzogiorno, quando le riunioni d’inizio anno impedivano di andare a casa a pranzo: un posto alla buona, ma alla sera poco frequentato. Per tre giorni cercai di trovare un modo per salvarmi dalla situazione ma non ne venni fuori e quindi mi preparai per una brutta serata: i colleghi, euforici per la fine della scuola, non si accorsero che non partecipavo granchè alla baldoria, e quando alle 22:30 mi scusai dicendo che avevo un tremendo mal di testa, misi 30 euro nel cesto per la cena ed uscii nel parcheggio: mi guardai intorno ...
... e puntai verso la mia macchina: appena premuto il tasto del telecomando le 4 frecce brillarono per un attimo e i fari di un suv nero parcheggiato a una decina di metri lampeggiarono due volte: il mio accompagnatore mise in moto ed io lo seguii: dopo un paio di km sulla provinciale, ad un semaforo girammo a destra per poi proseguire per qualche minuto su una stradina in mezzo ai campi: fortuna che eravamo a fine giugno, a metà settembre ci sarebbe stata un nebbia da tagliare col coltello…come si usa dire…il suv mise la freccia a destra all’altezza di una villetta: il lampeggiante del cancello si accese, e noi entrammo in un cortile dove altre due auto erano parcheggiate: parcheggiai dietro ad un’auto sportiva e scesi: un ragazzo uscì da una porta e mi venne incontro: “Profe, si accomodi, aspettavamo solo lei!” Da come si comportava poteva essere anche lui un mio ex alunno, ma non mi veniva in mente nessuno: se era stato in classe con Muhammar ed erano passati 7 anni…da 13 a 20 anni il cambiamento era stato totale: arrivai alla porta ed entrai: odore di fumo, ovviamente non di tabacco, musica forte ma non esagerata…mi ritrovai in un salotto con mobili anni ’70, c’era anche un tavolo da bigliardo al centro della sala: probabilmente i proprietari erano morti e gli eredi avevano venduto o affittato la vecchia casa a qualche nuovo arrivato… Ma io cosa ci facevo in quel posto?? Mentre mi facevo questa domanda una voce nota mi arrivò alle orecchie: “Profe!! Che piacere vederla! ...