1. Il furto 1° puntata


    Data: 23/05/2020, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... aveva fatto allargare le gambe: con due dita controllò che fossi ancora liscia, poi me le infilò dentro alla figa, trovandola già scivolosa: “Molto bene, la profe è stata definitivamente liquidata, adesso al suo posto c’è la mia troia personale” Intanto si era sfilato i bermuda, sotto i quali non portava nulla: il suo serpentone venne fuori già mezzo alzato: me lo puntò sulla bocca: “Ti piace il sapore del mio uccello, troia?” Feci segno di sì con la testa e mugolai qualcosa che potesse sembrare un apprezzamento, lui lo spinse un po’ più in dentro, ma senza esagerare, poi lo tirò fuori, mi afferrò le caviglie con le mani allargandomi le gambe e lo appoggiò all’ingresso della figa: istintivamente lo afferrai e lo guidai dentro di me: appena sentì il calore diede un colpo secco, lasciò andare le gambe e mi si sdraiò sopra: “Ieri sera ti sei salvata, ma stasera voglio sfondarti come meriti!” In effetti l’attrezzo era in grado di arrivarmi ben bene in fondo, e da molto tempo non mi capitava con un cazzo vero, mentre era una cosa comune con i giocattoli che mio marito “mi imponeva”: comunque non potevo negare che il trattamento che Muhammar mi stava facendo fosse assolutamente gradito, e bisognava che lo sapesse: “Aaah, dio, ma quanto ce l’hai lungo…mi stai sfondando la figa, sì, dai, dai, pompa, pompa ancora…” L’orgoglio, ma non solo, del ragazzo si gonfiò come previsto e anche lui si sentì in dovere di contribuire a rendere quell’incontro incredibile: “Certo che te la sfondo, ...
    ... le troie come te sono fatte apposta: poi, quando sarai sfondata te la sfascerò completamente: vedrai come te la ritroverai quando ci avrò infilato tutta la mano!” Altri due colpi e Muhammar si irrigidì, immobile : potevo sentire il suo membro pulsare nella figa mentre fiotti di sborra me l’allagavano: “Cazzo, sei proprio una troia: mi hai fatto venire come un ragazzino: ma non finisce mica qui: adesso mi ricarico e poi ti faccio vedere io!” Muhammar si alzò e andò verso la scrivania, da un cassetto tirò fuori una scatolina: facile immaginare cosa ci fosse dentro: con un cucchiaino minuscolo tirò fuori un po’ di roba che aspirò col naso: strizzò gli occhi, fece un gran sospiro e tornò sul letto: “Succhia, porcona, succhiami il cazzo e fammelo tornare duro, che voglio pomparti ancora un po’!” Mi misi d’impegno e in pochi secondi glielo feci tornare duro, a quel punto temevo che avrebbe voluto ficcarmelo nel culo, ma non mi ero preparata cercai quindi di salvarmi sfidandolo: “dai, stallone, fammi sentire che il tuo cazzo mi sfonda davvero, perché finora l’ho appena sentito che mi faceva il solletico all’utero!” Il babbeo ci cascò e con un urlo di guerra mi costrinse a mettere le gambe sulle sue spalle e me lo infilò con rabbia, iniziando a stantuffarmi come un invasato: a quel punto non restava che dargli la soddisfazione che cercava con una performance di alta scuola: dopo un minuto o due iniziai a gridare come un’invasata: “aaah, aaah, piano, fai piano, mi spacchi la figa, ...