Il furto 1° puntata
Data: 23/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... autobus pieno mi sfilai i pantaloni, mi misi le calze a rete, ovviamente niente mutandine, solo un perizoma ridottissimo, via il reggiseno normale e su quello leopardato a balconcino, little black dress corto e scollacciato, trucco pesante (fu la parte più complicata, in macchina alla luce dello specchietto….: se mi avesse fermata la Polizia sarei finita dentro per adescamento…arrivai al parcheggio del ristorante in anticipo di un quarto d’ora ma la mia macchina fu subito notata: il solito suv si affiancò, lo guidava Muhammar: che appena mi vide mi disse: “Oh, bene, una vera troia ha sostituito la professoressa: salta su, che ti porto in un bel posto!” Appena fui a bordo l’auto partì sgommando, ma non si diresse alla villetta dove ero stata la sera precedente, dopo pochi minuti le luci della più nota iscoteca della zona apparvero sul lato sinistro della strada: con una manovra azzardata Muhammar si infilò nel parcheggio, ma passando di fianco alla costruzione finì per arrestarsi sul retro, spense il motore e mi disse: “Forza, scendi!” Scesi con qualche difficoltà: le scarpe col tacco 12 e il terreno sconnesso rendevano il camminare praticamente impossibile: lo feci presente al mio accompagnatore, che alzandogli occhi al cielo girò attorno alla macchima e mi afferrò per un braccio: “Cammina, troia!” Entrammo da una porticina che portava in un corridoio,il fragore della musica arrivava come un tuono, poi mi toccò salire per una scala che mi parve infinita, per poi trovarmi in ...
... un corridoio su cui si aprivano diverse porte: una un po’ discosta dalle altre, Muhammar la aprì con una chiave: era un grande locale, uso ufficio: una scrivania, un divano, e una vetrata che guardava sulla sala dove la gente si dimenava al suono della musica e sotto i lampi di luce multicolore: il tutto totalmente insonorizzato, perché appena ebbe chiusa la porta il silenzio regnò sovrano. “Eccoci, questa è la plancia di comando: la disco è mia, o meglio di mia mamma, che vive in Marocco ed è da qui che io controllo la piazza di spaccio dei tre paesi confinanti: ma non siamo mica qui per ballare, vero? Dai. Fatti vedere bene!” Feci qualche passo intorno ad un tavolino, ruotai su me stessa cercando di sembrare disinvolta su quei tacchi infernali e poi mi lascia cadere sul divano: appena mi fui seduta il divano cominciò a muoversi, una parte nascosta di sotto venne avanti per poi sollevarsi: in un attimo mi trovai su un letto matrimoniale: “Ti piace il mio lettone? Me lo sono fatto fare da un mobiliere brianzolo, mi è costato caro ma ne valeva la pena, e adesso vediamo un po’ cosa abbiamo qui!” Senza tanti complimenti mi sfilò il vestito che mi copriva a mala pena : “Uhm, sembri proprio pronta per andare a battere sulla provinciale…mmmm, bello questo strizza tette, brava, anche le calze sono azzeccate..ma togliti subito quel ridicolo affare: quando vieni da me la figa deve essere sempre libera…e mi raccomando: rasata di fresco…” Mentre parlava mi ero tolta il perizoma e lui mi ...