Ehi, davide!
Data: 17/05/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... pungolo al mio culo, lo toccò e non appena sentì la carne morbida contro il suo glande, me lo conficcò.
Gemetti mentre lo spingeva dentro le mie viscere, il mio culo stava per essere spaccato da quell’enorme asta. Era troppo grosso, troppo grosso!
“Ah, dannazione, Davide, è come se fossi ancora una fottuta vergine!”
Ringhiò mentre lo spingeva più in profondità in risposta ai miei ululati.
“Adoro quanto è caldo il tuo culo, sembra un fottuto budino caldo. Dimmi quanto ti piace, Davide, dimmi che lo adori fottutamente, dimmelo, dannazione! Dimmelo!”
“Ah, ah, lo adoro, fottimi, Luca, fottimi forte, merda, sì, fottimi, più forte, più veloce, fottimi bastardo!”
“Oh, ah, ah, coglione, coglione! Ah, ah, ah… ah… aahhhh!”
Ruggì quando raggiunse l’orgasmo e mi pompò nel culo fiotti di sperma bollente e fumante.
Sentii il fluido bollente inondarmi, gemetti e schizzai il mio carico sulle lenzuola, contorcendomi debolmente mentre ero assalito dall’intensità del mio orgasmo.
“Oh, oh, ah, ahh!”
Finii mentre Luca mi cadeva sulla schiena, facendomi piombare sul letto.
“Oh, ah, uomo, oh ...
... uomo!”
“Sei caldo come non lo sei mai stato, Davide. Merda, potrei scoparti tutta la notte.”
Disse ansimando.
“Oh, vorrei che lo facessi.”
Gemetti e poi mi ricordai. Merda!
“Ma ora devo lavorare. Ho un incontro presto e poi andare in un’altra città.”
“Se ritorni da queste parti, chiamami. Ti lascio il mio numero.”
Ordinò.
Lo scrisse sul blocco sulla scrivania, si vestì e se ne andò.
Sospirai. Peccato aver mentito a questi due bei fusti, ma con loro mi ero divertito un mondo. Mi assicurai di avere quel numero.
Andai alla scrivania, presi il blocco e lessi quello che Luca aveva lasciato in aggiunta al numero.
‘Giacomo mi ha chiamato, era per questo che ti stavo aspettando. Sappiamo entrambi dannatamente bene che non sei Davide, ma sei un bravo pompinaro e buono da inculare come lo era lui. La prossima volta che sarai in città, chiamaci ed avremo molto da raccontarci.’ Di seguito c’erano entrambi i loro numeri di telefono.
Mi guardai allo specchio e sorrisi al mio riflesso.
“Ehi, Davide.” Mi dissi.
I miei viaggi in quella città non sarebbero più stati così solitari.