Ehi, davide!
Data: 17/05/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... sei partito così? Non una parola non un messaggio, Dio, per anni! E se non fossi stato in quel bar, non mi avresti cercato?”
“Sono qui ora.”
Mentii .
“Non ti preoccupare, sono qui adesso.”
“Dobbiamo parlare. Ma prima ho bisogno di te. Dio, ho tanto bisogno di te! È passato tanto tempo, ho bisogno di te, ho bisogno di te, ho bisogno di te!”
“Sì, certo, sì!”
Ansimai.
“Facciamolo, certo!”
“Proprio come l’ultima volta.”
Mi implorò Giacomo.
“Puoi farlo come hai fatto l’ultima volta?”
“Io... non ne sono sicuro. Non ricordo...”
“Dai!”
Giacomo si staccò dal mio abbraccio, ma poi mi prese per mano e mi condusse verso l’altra estremità del piccolo appartamento ed al letto che aspettava.
“Ti ricorderai.”
“Certo certo.”
Dissi, avrei detto qualsiasi cosa a quel punto.
“Ricorderò, ma devi aiutarmi.”
“Abbiamo iniziato così.”
Disse Giacomo sdraiandosi sul letto ancora completamente vestito.
“Avevo bevuto un po’ troppo e mi hai spogliato.”
“Posso farlo.”
Salii parzialmente sul letto, con un piede ancora sul pavimento e mi chinai su di lui, slacciai i bottoni della camicia.
“In questo modo, vero?”
“Sì e devi avermi trasmesso delle sensazioni mentre lo facevi. Devo aver perso conoscenza e lo sono stato fino a quando non hai iniziato a toccarmi. La sensazione delle tue mani sul mio corpo... Mmmm!”
“Così?”
Gli allargai la camicia slacciata, vi infilai le mani e gli accarezzai il petto mentre spostavo la ...
... stoffa.
“Ssssiiii!”
Mormorò.
“Però allora avevo una camicia a maniche corte.”
“Ok.”
Gli slacciai i bottoni delle maniche.
“Ma non è detto che tutto debba corrispondere esattamente.”
“Ma l’ultima volta è stato così… ooooo… beeellooo; mi hai tolto la camicia, mi sono sporto in avanti e tu mi hai baciato i capezzoli, uno alla volta.”
“Hai addosso una maglietta.”
Sottolineai.
“Vorrei solo che tu riuscissi a strapparmela via.”
“Ci riuscirò.”
Gli tolsi la maglietta, non molto delicatamente, ma gliela tolsi, poi gli sfregai le mani sul corpo mentre mi alzavo e gli presi coppa i seni dandogli un paio di strizzate accompagnate da un suo “Oooh!”.
Mi tolsi la maglietta ed ora ero nudo fino alla vita.
Ora era il momento di scarpe e calze, gliele tolsi e mi presi un rischio, alla vista di quelle sue dita atletiche, presi un alluce in bocca e lo succhiai.
Il sincero gemito mi disse che anche Davide l’aveva fatto.
Abbassai la cerniera e gli strappai insieme jeans e mutande, questo gli provocò un po’ di agitazione, ma non si lamentò e mi diede una mano per aiutarmi a togliergli i jeans ed il suo cazzo era lungo, sorprendentemente lungo, era eretto ed io sbavavo nel guardarlo.
Lo afferrai.
“Non ricordo bene quello che ho fatto dopo, ma scommetto che l’ho mangiato!”
“Si si!”
Mi ci sono tuffato sopra e diedi la mia migliore interpretazione di mangiatore di spade.
Giacomo gemette mentre lo spingevo dentro di me, e quando mi tirai indietro sentii una ...