1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 15


    Data: 08/04/2018, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    ... la ormai nota siringa all’estremità del dildo, facendomelo venire nel culo come la sera precedente.
Ormai ogni colpo della macchina portava la base metallica e fredda sulle mie chiappe.

Spense la macchina mentre il dildo era completamente dentro.

“Penso sia ora di riposare.” Disse Mallory.
    
    “Schiava, tu rimani qui con il tuo giocattolo se vuoi.” Disse Martha.
    
    “Mallory, tesoro, ho proprio voglia del tuo bel canzone nel culo. Ti andrebbe di farlo davanti a loro?” Continuò la mamma.
    
    Martha si girò verso di me e si appoggiò alla spalliera alla quale ero appesa.
    
    Sentivo il suo calore alla mia destra.
    
    Mallory si alzò di nuovo il vestito e poggiò il cazzo sulle natiche di sua madre e la penetrò con violenza.
    
    Le venne dentro e, quando sua madre si ricompose disse: “Bene, adesso basta così. Si è fatto troppo tardi.”
    
    Mallory mi coprì gli occhi con una mascherina per dormire.
    
    “A domani” sussurrò.
    
    “Voi non potete dormire” disse Martha.
    
    Sentii il rumore dei loro tacchi mentre si allontanavano, dirigendosi verso le camere da letto.
    
    Io rimasi lì, appesa, incapace di muovermi, con circa un ettolitro di sborra finta che mi colava dal culo.
    
    Provai a dormire, ma non ne fui in grado.
    
    Non ero in grado di muovermi per bene, mi sentivo morire.
    
    Ormai il mio culo era diventato dello stesso diametro del bad dragon.
In sottofondo sentivo Henrietta che leccava Sophia.
    
    Avrei voluto chiederle di liberarmi, di darmi dell’acqua, ma le parole non mi uscivano a ...
    ... causa del poco fiato e della gag ball.
    
    Mi rassegnai.
    
    Dopo qualche ora, sentii Mallory e Martha ritornare.
    
    Io avevo gli arti completamente intorpiditi. 
All’improvviso mi tolsero il dildo dal culo.
    
    Sentii una fortissima sensazione di vuoto, ma ormai avevo perso veramente ogni sensibilità. 
Sentii il rumore della sborra colare dal culo e cadere sul pavimento.
 Mi sganciarono le manette che mi tenevano i piedi bloccati.
Le gambe caddero pesanti. Tolsero le manette che mi tenevano i polsi.
    
    I miei arti erano diventati completamente molli ed io caddi a terra, di faccia nella sborra finta, con ancora la gag ball in bocca.
 Me la tolsero.
 Mi tolsero il collare.
 Finalmente ripresi a respirare.
    
    “Hai sete?” Disse Martha.
    
    “Si, vi prego” risposi implorando.
    
    Porsero un bicchiere alle mie labbra.
Non appena toccai ciò che c’era dentro capii che non si trattava di acqua.

“È di Mallory. L’ha raccolta in queste tre ore che tu sei stata lì appesa.”
    
    Bevetti avidamente.
    
    Mi porsero un altro bicchiere.
    
    Questa volta il liquido era meno denso, ma comunque non era acqua.

“E questa invece è opera mia” disse Martha.
    
    “Schiava, troia, venite qui, forza. Vi siete riposate fin troppo.”
    
    Mi girarono sulla schiena. Sentii qualcosa colarmi sul corpo ancora ricoperto dalla cera delle candele.
All’improvviso vidi la luce.
    
    Aprii gli occhi e la luce mi accecò, dato che erano al buio da ore.
Vidi Henrietta, Martha e Sophia pisciarmi addosso.
Mallory mi teneva la testa e ...
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