1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 15


    Data: 08/04/2018, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    ATTENZIONE: IL CAPITOLO È UN CAPITOLO DA UNA FORTE IMPRONTA BDSM.
    
    IL GENERE RIMANE TRANS E TRAV PERCHÈ GLI ALTRI CAPITOLI SONO QUI, MA QUESTO POTREBBE URTARE LA SENSIBILITÀ DI QUALCUNO.
    
    BUONA LETTURA!
    
    Io e Mallory ci baciammo teneramente.
    
    “Mi sei mancata” mi disse. 
Io sentii il cuore riempirsi di emozione.
    
    Un calore intenso mi persuase e la baciai ancora.
    
    “Ehi!” disse lei sorpresa.
“Non me l’aspettavo” sussurrai.
    
    Mi porto le sue dita leggere al volto e mi accarezzò. Poi mi baciò avidamente, stavolta palpandomi il culo con fermezza.
    
    “Ma che belle ragazze che siete” disse Sophia.
    
    Mallory le sorrise.
    
    Il sole iniziava a tramontare e la temperatura si faceva ancora più fredda.
    
    “Mallory, tesoro. Che ne dici? Penso sia arrivato il momento.”
    
    Disse Martha.
    
    “Direi di si. Ho i capezzoli completamente turgidi per il freddo” rispose lei.
    
    Si alzò in piedi e mostrò il suo fisico perfetto, reso ancora più tonico dal freddo.
La nota negativa della temperatura era che quel cazzo enorme e succoso era diventato molto più piccolo.
    
    “Ehi, ci siamo ristrette un po’” dissi accarezzandole i testicoli che a malapena sfioravano lo specchio dell’acqua.
    
    Mallory raccolse tutti i vestiti da terra e piegandosi mi mostrò il suo ano perfettamente circolare e depilato. Poi mi guardò e disse. “Vado a cambiarmi. 
Avete dieci minuti.”
    
    “Ehi! Ti stai portando i nostri vestiti!” Urlò Henrietta.
    
    “Stasera, comando io” rispose.
    
    Obbedimmo agli ordini. Dieci ...
    ... minuti dopo, completamente nude, rientrammo in casa.
    
    Una sensazione piacevole di calore pervase me, Henrietta e Sophia non appena valicammo l’uscio. 
Henrietta starnutì per lo sbalzo termico.
    
    “Ehm. Entrate, non potete rimanere mica sull’uscio” era la voce di Mallory.
    
    Mi girai verso di lei e la vidi. 

Mallory aveva un vestito di lattice nero che a stento le copriva il sedere.
    
    Il suo meraviglioso arnese era tornato di dimensioni normali, e vedevo la cappella ben esposta spuntare dalla gonna.
    
    Ai piedi indossava degli stivali vertiginosi che le arrivavano alla coscia mentre le mani erano avvolte da dei guanti di lattice nero che le coprivano tutto l’avambraccio.
    
    Il mio cazzo divenne marmoreo e il mio culo si dilatò da solo.
    
    “Bene bene bene. Qui abbiamo una troietta che ancora non ha capito come si usa la sua vagina.” Mi disse. 
“Cosa?” Dissi.
    
    “Zitta, troia.” Disse. E mi schiaffeggiò sul viso.
    
    Lo schiaffo fu forte, tale da lasciarmi un segno sulla guancia destra.
    
    Iniziai a piangere.
    
    “Mallory! Ma che cazzo” disse Henrietta. “Le hai fatto male!”
    
    Mallory sorprese Henrietta afferrandole le palle con la mano avvolta dal lattice.
“EHI!” Urlò. 
“Cos’hai, puttanella? È questo che sei, vero? Una puttanella. Anzi no, mi piace di più frocetta, visto che è questo che sei.”.
    
    Vidi la mano stringere più forte.
    
    “Guarda che cazzetto. Ci credo che tua moglie ora si sta facendo scopare da dei neri. Il tuo pisello è inutile.” Disse con un tono di voce cattivo che ...
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