1. La ragazza con l'orecchino di perla - capitolo 15


    Data: 08/04/2018, Categorie: Trans Autore: Bellastronza69, Fonte: Annunci69

    ... culo di sua madre quel dildo enorme. Il culo di Sophia era diventato una voragine, ci sarebbe entrato tranquillamente un braccio. 
Le tolse la gag ball dalla bocca. 
Sophia respirò affannosamente.
Henrietta si avvicinò a lei come un gattino spaventato ed iniziò a leccarle il buco del culo con movimenti piccoli e veloci.
    
    “Ti piace quello che vedi? Oh, ma tu non lo meriti, perché sei una puttana vera e propria.” Mi disse.
Mi prese dal guinzaglio e mi portò vicino la parete.
Non mi accorsi di nulla, ma all’improvviso mi ritrovai ammanettata al muro.
Posizionata in maniera da non essere facilmente individuabile con così poca luce, c’era una specie di quadro svedese, al quale erano legate quattro manette.
Due occupavano già i miei polsi, le altre due le sganciò e me le attaccò alle caviglie. 
Poi arrivò anche Martha ed entrambe presero le mie gambe e attaccarono l’altra estremità delle manette legate alle caviglie, alla parte sporgente del quadro svedese.
Io ero praticamente inerme, appesa come un salame.

Mallory iniziò a leccarmi il buco del culo.
“Oh, ti piace, brutta sgualdrina” disse. “Rispondimi”
    
    “Sì” dissi.
    
    “Bene.” 

Mi tirò un pugno tra il pisello e l’ano. Il colpo mi fece oscillare e colpì la testa. Urlai dal dolore.
    
    “ZITTA!” Disse colpendomi ancora.
    
    Con la coda dell’occhio vidi una luce di colore diverso dal rosso carminio che pervadeva la stanza.
Era Martha con una candela tra le mani.
“Adesso, dimmi se ti piace.” Disse iniziando a farmi colare la cera ...
    ... sul petto.
“No, ti prego, no” dissi.
“Non credo di aver sentito.” Disse Martha.
La cera bollente mi entrò nell’ombelico. 
“Ti prego, basta!” Dissi piangendo.
“Mamma la zittiamo?” Disse Mallory mentre teneva in mano sorridente la gag ball che aveva usato con sua madre.
“Vai pure tesoro.” Disse.
    
    Mallory mi infilò la ball in bocca, adesso per me era impossibile respirare, se non con molta difficoltà, con il naso.
    
    La cera mi ricopriva il petto, le spalle, le mani.

“Mamma? Che ne dici? Manca un pezzettino” disse Mallory guardando sua madre.
“Si tesoro, hai ragione. Me la apri?”
Mallory aprì la cintura di castità.
Sua madre versò tutta la cera sulla mia cappella che finalmente respirava aria di libertà.
Il bruciore era fastidioso, ma iniziava a diventare piacevole.
Mi lasciai andare al dolore.

“Ehi, sembra che le stia piacendo. Che ne dici? La roviniamo un po’?” Disse Martha.
“Direi di si.” Rispose sua figlia andandosene. 
Dopo un paio di minuti ritornò con un tavolino con le rotelle sul quale era posizionato uno strano affare. Ci poggiò sopra il dildo e lo portò vicino al mio culo.
    
    Lubrificò il dildo per bene. Poi portò il dildo sul mio buco e lo fece entrare.
Accese la macchina. Iniziò a penetrarmi con colpi meccanici e ripetuti, sempre più violenti.
Io oscillavo, mentre il cazzo di gomma mi penetrava.
    
    Mallory avvicinava il tavolino sempre di più, e sentivo il mio culo spaccarsi in due ogni volta che la macchina ritmicamente lo faceva entrare ed uscire.
Mallory spinse ...
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