Pericolosi capricci 1
Data: 04/05/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... coerenza che finisce per apparirmi dominio di una mente quadrata su una volontà di capricci che detesta, in fondo.
Lo scontro più aperto si apre su una sciocchezza, un accessorio completamente inutile che voglio solo perché lui lo ha ‘catalogato’ inutile, superfluo e sprecato; lo accuso di taccagneria e di incapacità di capire le naturali esigenze di una donna bella ed ammirevole come me; usciamo a muso duro e non ci scambiamo una parola per tutta la serata; come era facilmente prevedibile, incontriamo Angelo e Miriam; mi fiondo addosso all’amico e comincio a fare le fusa.
Si ripropone una situazione ormai frequente, con Angelo che mi tampina e non perde occasione per farmi sentire le mani sul seno, sul sedere o addirittura sul ventre, mentre mi sussurra all’orecchio sconcerie e racconti porno; seduti allo stesso tavolo, mio marito e Miriam sono persi in dialoghi intensi dove l’arte e la letteratura si mescolano ai temi politici del momento; un motivo dolce e lento suonato dall’orchestrina del locale dove siamo è la goccia che fa traboccare il vaso.
Angelo mi trascina sulla pista, mi avvinghia e limona apertamente, sotto gli occhi dei reciproci coniugi, che alla fine entrano in pista e si dispongono, corretti ed eleganti, a ballare stretti, parlandosi all’orecchio, senza le oscenità a cui diamo vita io e il mio partner; a uno spettatore esterno parrebbe la materializzazione di una sorta di ‘amor sacro ed amor profano’ coi due impegnati a trasmettersi emozioni intense ...
... e noi due accese voglie di sesso e di adulterio.
Mentre rientriamo a casa, Alfredo mi fa un lungo discorso sulla crisi del matrimonio e mi avverte che, se varco certi limiti, la rottura è dietro l’angolo; nostra figlia è da tempo maggiorenne, è in grado di decidere con chi stare e la separazione mi metterebbe decisamente in difficoltà, coi pochi soldi del mio salario senza il suo sostegno; gli rispondo piccata che non mi prostituisco ai suoi soldi e che faccio quel che mi pare; sono libera di me stessa e lui non ha nessun potere di controllo.
Stupidamente, condisco la risposta con qualche parolaccia e, alla fine, proprio mentre scendiamo dall’auto, gli sollevo il medio quasi a sottolineare il mio disprezzo per lui; si accuccia al suo posto nel letto e per una settimana non mi sfiora neppure con una frase affettuosa; il fossato è scavato e non accetto di superarlo se non si abbassa a chiedermi scusa per avermi umiliata e costretta ad accettare la corte dell’amico in risposta alla sua indifferenza.
Non può non accorgersene nostra figlia Lucia che, dopo avere confabulato lungo tempo con suo padre, presami in disparte, me ne chiede conto; le do la mia versione dei fatti, ma mi scontro con un suo reciso giudizio di condanna; mi dice fuori dai denti che, se rompiamo il matrimonio, lei non sceglie di stare con una povera cassiera capricciosa che non può garantirle il proseguimento degli studi fino alla laurea e una sistemazione utile subito dopo.
Suo padre ha uno studio ...