1. Pericolosi capricci 1


    Data: 04/05/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Mi chiamo Paola, ho quarantaquattro anni, a detta di tutti portati meglio di una trentenne perché non ho mai smesso di curare con passione il mio corpo, nemmeno quando, a ventidue anni, partorii mia figlia Lucia che attualmente, vale a dire proprio all’età che avevo quando nacque lei, sta per laurearsi in legge; io da quindici anni lavoro come commessa in un ipermercato; fin quasi ai trenta non avevo svolto nessuna attività.
    
    A garantirmi un buon tenore di vita è stato, fino a quel momento, mio marito Alfredo, avvocato di valore, apprezzatissimo nel nostro Tribunale per il rigore, la lealtà, la coerenza e l’onestà; le sue entrate non sono stratosferiche ma mi hanno consentito di vivere bene e sostengono la laurea di nostra figlia, emula del padre in tutto; a quasi cinquant’anni, è un uomo di grande energia che manifesta anche nella vita sessuale, tra noi in questo periodo molto intensa.
    
    Tra i nostri amici spicca una coppia all’incirca coetanea, solo qualche anno in meno per ambedue, Angelo e Miriam; lei è legale di un’azienda notevole del territorio, lui è il mio diretto superiore, caporeparto e controllore nello stesso ipermercato; di Miriam, sappiamo tutti che da sempre sbava per mio marito; lo ammirò quindici anni fa, quando lo conobbe in Tribunale e fu catturata dalla capacità di affabulazione, dai modi da cavaliere antico, insomma da tutte le qualità che gli si riconoscono.
    
    Proprio per l’educazione fondamentale che li accomuna, non hanno mai fatto neppure il più ...
    ... piccolo gesto per dare corpo a qualcosa di diverso da un’amicizia intensa, vera, forse anche calda ma controllata al di qua di ogni limite; non perdo occasione, con Alfredo, di prendere in giro la mia amica per le riserve eccessive che si pone e lui perché non approfitta di una situazione tanto favorevole.
    
    Quasi per contrappasso, suo marito è brioso e vivace, forse troppo secondo un giudizio comune; si sa che gli piacciono le gonnelle, tutte, e che non perde occasione per battute e frasi ad effetto, quasi sempre pruriginose o allusive; io sono uno dei bersagli preferiti e ad ogni piè sospinto lo sento vantare le sue capacità amatorie e quello che, nei suoi vaneggiamenti sessuali, mi farebbe se consentissi.
    
    Il gioco perverso dell’eccitazione provocata dai linguaggi, dalle allusioni, dalle parole al momento opportuno mi ha già più volte istigato a sperimentare nel concreto i suoi sogni proibiti; non mi dispiacerebbe assaggiare almeno una volta la sua mazza, se non per altro, almeno per far abbassare la boria a mio marito che non se ne accorge, ma ogni volta che ‘censura’ le mie uscite stravaganti mi ferisce profondamente e scava tra noi un solco.
    
    So perfettamente che sono in torto e che i suoi rilievi sono solo espressione di buonsenso e di prudenza; ma mi fa rabbia osservare che, dopo avermi coccolata come una bambina per tutto il tempo che era pazzo di me, adesso, con la maturità, sopporti sempre di meno le mie bizzarrie e pretenda da me una logica, una maturità, una ...
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