Quando una moglie....7
Data: 22/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... sviscerato.
Quando ci hai conosciuto, venivamo da un periodo di fiacca sessuale, fondamentalmente dovuto al moralismo di lei, che provava vergogna persino a farsi veder nuda da me.
Oggi, posso affermare che l'abbiamo svezzata; sì l'abbiamo fatto assieme: io, esortandola a non castigare le esigenze del proprio corpo; tu, facendole acquisire quell'autostima che è necessaria ad una donna, per spronarla a lasciarsi andare. In questo, ritengo che ci siamo riusciti ed anche, alla grande.
Mia moglie, oggi, è diversa e lo è anche per merito tuo. Dovresti, quindi, poter capire che, se lei esprime un qualche desiderio, io non posso esimermi dall'accontentarla, ivi comprese esternazioni di chiaro profilo omofilo.
Se queste ultime dovessero provocarti fastidio, non hai che da dirlo e saranno evitate; altrimenti devi riconoscere che stiamo vivendo un autentico idillio, pur con la mia bisessualità finalizzata al piacere di lei."
Dissi queste cose tutto d'un fiato.
Egli mi sembrò rasserenato e, quasi a sancire una pace fatta, mi tese la mano, che io strinsi.
Allora aggiunsi: "Credimi se ci segui in questo percorso, avrai ancora un ruolo molto importante in questa favola, ma dobbiamo avere rispetto l'uno per l'altro e, soprattutto, non perdere di vista che tutto è proteso ad esaudire i desideri della mia amata. Se hai bisogno di pensarci, fallo e ci farai sapere".
Mi alzai e feci per andare; lui mi fermò: "Stasera vi telefono, posso?"
"Certo" risposi e mi ...
... allontanai.
Mi fermai alla pasticceria del centro commerciale e comprai dei cannoli alla siciliana: mia moglie li adorava; poi, dal fioraio, presi un "mazzetto primavera", fiori di campo che emanavano un profumo intenso come la pelle della mia compagna.
Giunto a casa, lei mi corse incontro raggiante, felice come una pasqua per quelle piccole attenzioni che le avevo riservato. Mi baciò con trasporto.
In cucina, stava armeggiando per la cena, ed annunciò:
"Stasera, gateau di patate, come piace al mio amore".
Era palpabile l'ansia che la divorava; quindi aggiunse:
"Allora, com'è andata?" chiese, quasi in un sussurro.
Riferii dettagliatamente quello che ci eravamo detti, terminando con:
"Stasera telefona"
"Mica gli hai riferito quello che sarebbe il mio desiderio?"
"Assolutamente no! Se vuoi, glielo dirai tu"
"No, dai, ho vergogna! Come faccio a dirgli che desidero i vostri cazzi contemporaneamente dentro di me?" rispose.
"Davvero non lo so, ma credo che saprai trovare il modo".
Così chiudemmo il dialogo, ma lei rimase a rimuginare per tutto il resto della serata.
Erano quasi le 22.00, ora in cui, di solito, eravamo contattati da Enzo.
Mia moglie prese il cellulare dal tavolino e ne controllò la carica.
Non fece in tempo a riporlo, che squillò.
"Rispondi" dissi.
Lo fece trillare altre tre o quattro volte, poi:
"Pronto" disse con una voce decisamente flebile, quasi da cane bastonato.
Si accorse di non aver inserito il viva voce e, ...