1. Quando una moglie....7


    Data: 22/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... dapprima, mentre ti baciavo, sembrava che ne volessi ancora, invece, poi, mi hai scacciato. Questo mi ha un po' preoccupato".
    
    "No, tutto a posto, tranquillo. Dai magari dopo ti chiama mio marito".
    
    "A proposito di tuo marito: hai notato come me l'ha preso in bocca? Sembra abbastanza propenso a questo tipo di rapporto. Sapevi già di queste sue pulsioni?"
    
    "Penso che devi chiederlo a lui... ora ti lascio. Ciao."
    
    Dopo la conversazione, lei mi chiese:
    
    "Che ne pensi?"
    
    "Proprio come hai risposto tu: devo metabolizzare l'esperienza; una cosa è certa e cioè che mi lascio trasportare dal tuo piacere, al punto da non distinguere più quale sia il ruolo di ognuno di noi. Mi lascio prendere la mano dal desiderio che, in quel momento, mi travolge".
    
    "Lo chiamerai?"
    
    "Magari dopo, ora devo andare al lavoro".
    
    Uscii di casa, pensando a quello che aveva detto Enzo.
    
    Non avevo ancora realizzato se in quelle sue parole ci fosse un velo di canzonatoria ironia.
    
    Forse non dovevo dar retta a mia moglie, quando ebbe a chiedermi di aiutarla nel pompino. Ma, ormai, era fatta: non potevo tornare indietro. Comunque di reale c'era che mi era piaciuto.
    
    Dall'ufficio scambiai qualche messaggio con mia moglie, chiedendole consiglio in ordine a come metterla con Enzo. Poi aggiunsi anche:
    
    "Mica hai pensato a qualcos'altro per te, circa i due martelli pneumatici?"
    
    "Ebbene, sì" rispose.
    
    "Ovvero?" scrissi.
    
    "Contemporaneamente, uno davanti e l'altro dietro? Non ...
    ... sarebbe bello?"
    
    Restai basito: avevo creato una "zoccola"; la mia adorata moglie era una "zoccola!".
    
    Non gli telefonai subito, ma solo quando uscii dal lavoro.
    
    Mi rispose immediatamente: forse sperava fosse mia moglie.
    
    "Ti va di vederci per un caffè" gli dissi.
    
    "Ok, venite vi aspetto" rispose.
    
    "Veramente sono solo: devo parlarti".
    
    "Ok; come mai, ci sono problemi? Smetto il turno fra mezz'ora"
    
    "Ti raggiungo, aspettami" chiusi, con un pizzico di sadismo; volevo che rimuginasse anche lui, come avevo fatto io per tutta la giornata.
    
    Durante il tragitto, ripassai nella mente cosa dovevo dirgli.
    
    Appena giunto a destinazione, ci salutammo e ci dirigemmo ad un bar poco distante. Seduti ad un tavolino ordinammo un caffè.
    
    Con atteggiamento ansioso, chiese:
    
    "Cos'è successo?"
    
    "Niente, stamattina hai parlato con mia moglie e, credo con una certa ironia, hai accennato a quello che ti ho fatto, mentre eravamo in intimità. La cosa non è piaciuta, né a me, né a lei".
    
    "Credimi, non era mia intenzione offendere né te, né tua moglie... anzi, mi è piaciuto molto..." si premurò a rispondere nell'immediato.
    
    "Ti prego, fammi continuare, non interrompermi" e così proseguii.
    
    "Amico mio, non vorrei che ti facessi delle strane idee, quindi, sgombero subito il campo affermando che non amo condizioni di omosessualità.
    
    Certe mie azioni sono state dettate dall'eccitazione del momento e, soprattutto, da quella di mia moglie, nei cui confronti nutro un amore ...