1. Quando una moglie....7


    Data: 22/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... spingere.
    
    Vidi la innaturale apertura assunta dal muscolo per fagocitare l'intruso, seguita dalla distensione delle pieghe dell'ano tese a circondare, quasi ad abbracciare, la desiderata verga.
    
    Poi, una volta dentro nella sua interezza, vidi i coglioni del nostro amico che sbattevano sul perineo di mia moglie.
    
    Potevo assistere a visione più bella?
    
    Mi tornarono alla mente le parole che ella proferì:
    
    "Amore mio, sapessi che bello... devi provarlo anche tu".
    
    Davvero desiderava che anch'io lo prendessi nel culo? Che ci stava succedendo?
    
    E con il dilemma, se proseguire nell'esperienza o fermare tutto, finalmente riuscii a prendere sonno.
    
    La sveglia suonò come al solito alle 6.30; lei dormiva "il sonno dei giusti", beata, stesa sul fianco. Mi alzai, senza far rumore, e andai in cucina a fare il caffè.
    
    Come tutte le mattine, glielo portai a letto. Lei, sentendomi arrivare, si mise seduta, si stiracchiò e mi disse:
    
    "Buongiorno, amore mio".
    
    Mi sedetti al suo fianco e poggiai le mie labbra sulle sue.
    
    Era quello che facevamo ogni mattina da una vita, ma ora aveva tutto un altro sapore, un altro significato; mi baciò con una veemenza ed un trasporto nuovo.
    
    "Come va?" le chiesi ed aggiunsi "Tutto bene?"
    
    "Credo di sì" rispose.
    
    "Come sarebbe a dire "credi"?"
    
    "Mi guarderesti se il buchino si è chiuso?" e così dicendo si mise in ginocchio e si piegò in avanti.
    
    Aprii i suoi glutei e mi apparve uno spettacolo meraviglioso.
    
    Feci scorrere il ...
    ... medio nel solco di quei globi e raggiunsi il buchino, che era normalmente chiuso, ma presentava un minimo di arrossamento.
    
    Glielo riferii e chiesi pure il perché di quella sua preoccupazione.
    
    "Perché voi due non avete dei cazzi normali: sono dei martelli pneumatici".
    
    Le sorrisi e proprio mentre le stavo stampando un bacino su quel fiore, il cicalino del whatsapp ci avvertì di un nuovo messaggio.
    
    Era Enzo: Buongiorno, tutto bene? Leggemmo assieme.
    
    Le passai il cellulare e lei scrisse: Buongiorno anche a te; sì, per noi tutto bene e per te?; e lui: Posso chiamare?
    
    Con un cenno del capo dissi di sì e stavo per andar via, quando lei mi fermò. Voleva che restassi. Ero felice che si parlassero, che si confessassero le reciproche emozioni provate durante il gioco, anche perché era ormai dato per scontato che quando sarebbero stati vicini, non avrebbero proferito una sola parola, in quanto presi a farsi piacere l'un l'altro.
    
    Ok, chiama pure... scrisse mia moglie.
    
    Un paio di secondi ed il telefono squillò.
    
    Senza che glielo chiedessi, mise in viva voce.
    
    "Pronto"
    
    "Ciao", disse lui dall'altro capo. Poi aggiunse: "Sola?"
    
    "Sì", mentì lei "perché?"
    
    "Volevo sapere se davvero ti è piaciuto, ieri sera; a me è sembrato di sì"
    
    "Come l'altra volta devo ancora metabolizzare l'accaduto, per cui ti risponderò con calma più in là"
    
    "Ieri sera, quando mi hai accompagnato alla porta, te l'ho fatto vedere di nuovo per mostrarti quanto ancora ti desiderasse; ...
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