1. Quando una moglie....7


    Data: 22/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    Alla fine di quelle intense ore di voluttà, fu mia moglie a voler accompagnare Enzo alla porta.
    
    Io ero rimasto in camera e seguivo i pensieri che mi affollavano la mente.
    
    Ad esempio: poco distante dal letto vi era una poltroncina sulla quale era adagiata la sua vestaglia, quindi nella circostanza non l'aveva indossata.
    
    Aveva accompagnato Enzo nella sua splendida e spudorata nudità: dov'era finito il suo ritegno di una volta, quelle sue lamentate vergogne? Erano solo un ricordo, anche se non tanto remoto.
    
    Durante quelle ore di libidine, si era lasciata fare di tutto, come le più abili professioniste del piacere.
    
    Ora, per la casa, girava una ninfa nella sua magnifica nudità e, se i mobili si fossero trasformati in "satiri", avrebbe avuto la sola possibilità di soccombere alla loro famelica lussuria.
    
    Ma quanto ci voleva per tornare? Impiegò un secolo e, ovviamente, stavo per raggiungerla, quando ricomparve sull'uscio della camera da letto.
    
    Fece un tuffo sul letto: era vistosamente felice... sembrava una ragazzina alle prese con i primi palpiti d'amore.
    
    Dovevo esser geloso? Rischiavo di perderla? Mi avrebbe abbandonato per Enzo? Ecco i motivi che mi spinsero a chiedere:
    
    "Cosa avete fatto là fuori?"
    
    E lei: "Non voleva andar via; avrebbe voluto dormire con noi; ho dovuto letteralmente sbatterlo fuori. Peccato: aveva ancora un cazzo bello duro!"
    
    Era a pancia in giù, di traverso sul letto.
    
    Ad un certo punto una smorfia le comparve sul ...
    ... volto.
    
    "Devo correre in bagno" mi disse, reggendosi la pancia.
    
    Ebbe giusto il tempo di sollevare il coperchio del water, si sedette e, con una scarica abbastanza rumorosa, emise tutta l'aria che le avevamo compresso nell'intestino.
    
    Stava per venir via, ma dovette risedersi in tutta fretta, perché a quella prima, seguì una seconda scarica, questa volta per emettere tutta la sborra che, io e l'amico, le avevamo spruzzato dentro.
    
    "Ma quanta ne avete fatta!? Sono piena!" sbottò, poi aggiunse:
    
    "Il guaio sai qual'è? Che i vostri cazzi mi coinvolgono a tal punto che, ormai, non posso più farne a meno: li adoro."
    
    Ritornammo a letto e, abbracciati, cercammo di dormire, ma, né io, né lei, riuscivamo a prendere sonno.
    
    "Che c'è?" le chiesi.
    
    "Ho il buchetto ancora aperto" rispose.
    
    "Certo,è normale, ma ti è piaciuto? Hai sentito dolore?"
    
    "Un pochino sì, specie quando il suo glande ha superato lo sfintere; avevo paura di lamentarmi, perché temevo che desistesse. Poi mi sono fatta coraggio e mi sono spinta contro il suo bacino, così da farlo scivolare tutto dentro. A quel punto le sensazioni provate sono state fantastiche".
    
    Il mio pensiero tornò al momento in cui mia moglie stava per essere sodomizzata.
    
    Per la prima volta, in vita mia, vedevo da vicinissimo come un cazzo potesse entrare in un culo; la posizione da me tenuta, steso, con il viso fra le loro cosce, mi diede modo di osservare attentamente quando Enzo poggiò il cazzo sullo sfintere e cominciò a ...
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