Ricercati
Data: 28/04/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... perché quello, godendo, ha stretto l’ano, ma ha aumentato il ritmo e gli sta letteralmente demolendo il culo.
“Aaahhh, ti sborro dentrooo. Te la sparo tutta dentro, lurida puttanaaahhh. Tutta… tuttaaahhh”. Ci avrà messo due minuti a scaricare tutta la sbroda, sicuramente abbondante. Io sfilo il ciuccio dall’antro di saliva.
“Adesso tocca a me. Esci” e mi sposto per passargli dietro. Il ragazzo mi guarda ma nei suoi occhi non c’è paura, solo tanta voglia di essere squartato dalla mia mazza. Io adoro fottere i giovani buchi sfondati e sborrati. Così, nonostante le mie dimensioni, non faccio fatica ad entrare e posso spaccarli completamente senza difficoltà. Lo afferro saldamente per gli esili fianchi, punto l’enorme cappella al buco oscenamente aperto e vischioso e, con un colpo secco, glielo faccio arrivare allo stomaco. Invece del prevedibile urlo, l’assalto viene accolto con un flebile
“Siii… Ahhh, si, siii”.
“Ti piace, è puttana” e me lo sbatto di gusto.
“Si, si, siii, mi piace… Forte… più forte… ancora più forteee”.
“Vuoi mettermi alla prova, èhhh, figlio di troia. E allora prendi… prendi… prendi…”. Sono un martello pneumatico che lo sta sventrando in tutte le direzioni. Gli riduco le budella in poltiglia. E lui gode, gode in maniera pazzesca. Mi domando se lo stiamo usando noi per il nostro piacere o lui usa noi per il suo.
Lo monto per una buona mezz’ora, fottendolo e insultandolo senza limiti, finché non mi lascio andare ad una delle maggiori ...
... sbrodate della mia vita, ululando come un lupo. Mi accascio sulla sua schiena.
Roberto, allupato di nuovo più che mai, con la minchia in mano, lo afferra per i capelli, gli piazza la cappella in bocca e sborra un’altra volta.
“Manda giù… Ingoia… Ingoia tutto, lurido cesso”. La sborra è talmente tanta che quello non può fare altro e, senza poterla neanche assaggiare, se ne sta ingozzando.
Seguono alcuni minuti di riposo, mentre il ragazzino cola sborra dai lati della bocca ma specialmente dal buco mostruosamente sfasciato. Noi “violentatori” siamo sudati ed esausti e pensiamo che sia finito tutto, invece la “vittima” ha più fame di cazzo di prima e non ce li lascia in pace. Ce li pulisce tutti con la lingua amorosamente e loro, i nostri cazzi incoscienti (teste di cazzo), si lasciano coccolare e piano piano cominciano a ricrescere. Passa da uno all’altro per non lasciare che perdano l’erezione. Ci vorrà una buona mezz’ora ma poi siamo daccapo: sfoderavamo due mazze toste da far paura.
“Non ti basta mai, puttanazza”.
Lo tiro su come un fuscello e lo scaravento sul mucchio di sacchi di foglie, di schiena. Gli alzo le gambe e mi assicuro che il buco sia ancora spanato e umido. Lo afferro per le caviglie, dominandolo col mio fisico massiccio e, con due spinte vigorose, arrivo alle palle.
“Aaaahhhhh… siiiii…. Sfondamiiiii”.
Ci do dentro con tutta la forza. Non mi era mai capitata una troia come questa. Un bocciolo di ragazzino ventenne così voglioso di veri maschi da ...