1. Ricercati


    Data: 28/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... smanettando di fianco a lui. Non posso essere egoista. Afferro la testa del pompinaro e la giro verso il mio amico.
    
    “Adesso succhia a lui”. Esegue stretto tra le sue mani che gli danno il ritmo. Me li guardo e mi sego. Quel cazzo è più piccolo del mio ma è sempre più grosso del normale. Succhia e lecca e si forza la gola da solo, come ha fatto con me. Quando sembra che sta per venire, gli viene sottratto il ciuccio.
    
    “Torna qui e leccami le palle”. Non se lo fa ripetere e affonda il muso. Lecca la grossa sacca di gusto. La soppesa con la lingua. Ogni tanto si ferma per togliersi un pelo finitogli in bocca ma altri certamente li ingoia. Mi guarda con quei begli occhioni, certamente per cogliere un mio sguardo di soddisfazione ma vi legge solo la mia ferocia crescente. Si deve accontentare dei miei grugniti.
    
    Roberto, da dietro, lo sistema a pecora. Gli tira giù i pantaloni della tuta e mette a nudo due bellissime chiappette pelose.
    
    (Col consenso del bel ragazzo)
    
    “Non porta nemmeno le mutande, la puttana”. Il ragazzo gli risponde con un gemito, impegnato com’è sotto di me, e non si interrompe, ben sapendo che cosa gli succederà molto presto. Uno sputo allo sfintere e la mazza, ancora lucida della sua stessa saliva, comincia a farsi strada dentro di lui, prima con cautela e poi sprofonda di colpo fino a fargli sentire il pelo del traguardo.
    
    Il ragazzo abbandona il bel lavoro alle mie palle e scatta con la testa all’indietro. Un urlo pazzesco e gli occhi fuori ...
    ... delle orbite. Sembra quasi che lo abbia sverginato. Altre grida stridule si susseguono mentre Roberto lo monta come un animale. I grossi testicoli gli sbattono rumorosamente sulle sue ad ogni affondo. Io mi godo la scena e la mazza mi diventa di marmo. Il mio amico grufola di piacere e non rallenta il ritmo, ma si preoccupa.
    
    “Tappagli la bocca col cazzo, sennò qualcuno può sentire”.
    
    “Ma no. Siamo di notte e chi vuoi che vada in giro per il parco. E poi sono così eccitato che, se glielo metto in bocca, rischio di venire. Invece me lo voglio scopare anche io”. Per tutta risposta, il ragazzino, me lo afferra e lo schiaffa in bocca pompando e leccando come un ossesso. E questo nonostante le dimensioni, o forse proprio per quello. Ho pensato che forse voleva farmi sborrare così da evitare di prenderselo in culo. Se è questo quello che vuole, rimarrà deluso perché non rinuncerò mai a fottermelo. Comunque, gli afferro la testa tra le mani e gliela scopo come fosse una figa slabbrata. Lo stiamo sfondando come belve davanti e dietro, pensando solo alla nostra soddisfazione. Incredibilmente, dai suoi gemiti, mi accorgo che il trattamento che sta subendo non gli dispiace affatto, infatti in quel momento è scosso da un lungo fremito, oltre che dalle nostre bordate, e sborra sul pavimento senza toccarsi.
    
    “Hai capito che razza di puttana! Poteva sembrare un ragazzino ingenuo, invece guarda che troietta che ci siamo trovati!”.
    
    Roberto non mi risponde. Sarà per quello che ho detto o ...
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