Il cuoco – 1
Data: 25/04/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... quella muta di Cecilia. La ragazza, chiamata in causa, si limitò ad alzare lo sguardo verso Marco, sorridendo imbarazzata. Lui sentì la rabbia avvampargli nel petto nel vedere quella ragazzina essere irrisa da quella stronza: avrebbe lasciato perdere gli attacchi se fossero stati indirizzati verso la sua persona, ma non contro una ragazza che aveva il “difetto” della timidezza. Si voltò verso Cinzia, i pugni stretti, ma restando per un attimo stupito, confuso dalla bellezza che la ragazza irradiava come il sole i suoi raggi: alta, una cascata di capelli neri, gli occhi ancora più scuri, un corpo fantastico, e tutto ciò nonostante la seguisse segretamente da tempo su Instagram. Era come vedere da anni una modella su Internet, e poi un giorno trovarsela davanti, in carne e ossa. Sì, era vestita, e anche in modo provocante per sottolineare la sua personalità e attinenza, ma Marco l’aveva vista quasi completamente nuda diverse volte, sebbene solo in modo digitale, e non poteva negare che se su Instagram fosse una vista spettacolare, dal vivo gli toglieva il fiato ogni volta che se la trovava davanti. Due seni pieni e distanziati avevano come contrappeso, sul retro, un paio di chiappe marmoree, il tutto sostenuto da un corpo snello e perfettamente proporzionato, con gambe lunghe e ben tornite, sotto ad una pancia piatta senza addominali in vista. D’altronde ne aveva di tempo per allenarsi, visto che non lavorava, e nemmeno aveva finito le superiori quando aveva scoperto che ...
... poteva guadagnare di più facendosi fottere e postando foto in particolari siti a pagamento che facendosi fottere e basta. In particolare, girava voce tra i suoi amici che Cinzia pagasse in natura un paio di fotografi che la ritraevano in pose che di casto non avevano ben nulla. – …perché il signorino qui presente, – continuava intanto lei, probabilmente conscia dello sconvolgimento che stava provocando in Marco, rivolta alle cinque ragazze sedute al tavolo, – quando andavamo alle elementari eravamo nella stessa classe, e lui era innamorato di me, – e si girò verso il soggetto delle sue parole, con un perfido sorriso a scoprire dei denti bianchissimi, – ma il povero stronzetto non sapeva ancora a cosa serviva il suo cazzettino, o di certo mi avrebbe messa a novanta sul banco e aperto la passera ed il buco del culo. Ma di certo allora come adesso non avrei sentito nulla perché… – e fissò Marco, mentre alzava una mano a pugno, tenendo il pollice e l’indice a pochi centimetri l’uno dall’altro, affinché fosse ben visibile dal tavolo per il ludibrio delle sue ragazze. Qualcuna sghignazzò, qualcun’altra fece finta di nulla, forse consapevole che si stavano spingendo troppo oltre: d’accordo andare alla scuola di troiaggine di Cinzia, ma forse sarebbe stato meglio mantenere un minimo di rispetto verso la gente, soprattutto se era il fratello di una loro amica. Troppo adirato per rispondere, Marco si limitava a fissare con occhi di brace Cinzia, che si stava godendo il momento di dominio. ...