1. Altalena


    Data: 11/04/2020, Categorie: Etero Autore: smudanderos, Fonte: Annunci69

    ... uomini tutti per me. Finalmente sto realizzando il sogno di una vita. Non resisto più, voglio sentirmi piena, ma questi non me lo danno ancora.
    
    Sento che uno prova a infilarmi la mano dentro. Inserisce quattro dita tenendole strette a cono, spinge fino alla loro base ma lì sembra non riesca ad andare oltre. Questa cosa non l’ho mai fatta prima, ma gli stringo il polso e spingo su piano, ma decisa, finché la mia spacca cede, riesce a entrare anche con il pollice e, infine, tutta la mano è dentro fino al polso. Lo sento muovere le dita per toccare tutte le mie pareti interne: l’utero, il punto G e io mi sento sventrata, aperta come una vacca al macello e godo come una matta.
    
    Sono stesa a terra con le gambe spalancate e tenute su per le caviglie da non so chi. Ho il cazzo dell'altro in bocca e lo succhio con foga. Impazzisco di piacere e sono sempre più confusa. Non so come, ma mi ritrovo a cavallo di uno dei due. Stavolta lui è steso a terra e io gli sono sopra. Ho il suo cazzo duro tutto dentro in figa fino alle palle. L’altro, da dietro, poggia la cappella su quell'asta turgida e la spinge verso la mia vagina, cerca di aprirsi un varco tra le labbra allargate da quel martello penumatico che ne ostruisce l'accesso. Cerca di infilarsi come in un imbuto e spinge, spinge ancora, finché scivola dentro. In quell'istante mi esce un urlo, mi sento tutta gonfia e piena. Anche questa non l’avevo mai provata. Due cazzi in figa che me la sfondano. È proprio il caso di dire che ...
    ... sono piena di cazzi. Che giornata! Tre cose mai provate tutte nello stesso momento! Godiamo tutti come porci e vengo tutta sborrata: ho sperma che cola abbondante dalla figa, dalle tette, dalla faccia, dalla bocca, dal buco del culo.
    
    Sono felice e appagata. Mi sento come una tigre libera, che è appena stata soddisfatta pienamente e mi rilasso sopra a quei due corpi maschili, come su un grande e comodo materasso, tenendo in mano i due cazzi mosci, ma ancora gonfi. Chiudo gli occhi e penso a quanto è bella la vita con tutti i cazzi che voglio. Mi addormento sui miei due guanciali umani.
    
    Il risveglio
    
    - Milena... Milena... dai Milena, su svegliati!
    
    Sono in un lago di sudore, ho la figa tutta bagnata. Apro gli occhi, ma subito li richiudo. C’è troppa luce e non riesco a vedere niente. Sento una voce, sembra quella di Ludovico, che mi impone di svegliarmi e mi accarezza la spalla, i capelli, il seno, ma non capisco bene, sono confusa. Come ha fatto a trovarmi? Ora devo spiegare molte cose.
    
    Mi ci vuole un po' di tempo per prendere confidenza con quel bagliore. Lo spicchio dell’ombrellone è tornato di nuovo rosso. Ho la bocca impastata, devo essermi addormentata e profondamente anche. Muovo la testa girandomi in cerca di «proboscide», che sta lì, al suo posto e continua a sorridere appena Ludovico gli volta le spalle.
    
    E penso:
    
    - Tu mi hai scopata, porco! Ma solo in sogno. Però, cazzo che sogno!
    
    Devo avere goduto nel sonno, perché avevo la figa appiccicosa. Cerco ...