1. Godere nella vergogna ix


    Data: 11/04/2020, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... quell’amplesso pochi minuti prima ma era solo l’inizio della sua depravazione . Nei giorni successivi Gaston ed i suoi amici italiani che ancora non conoscevo, o credevo di non conoscere, le avrebbero fatto provare tutto quello che in anni di matrimonio neanche mi sarei immaginato incominciando un masochistico cammino senza ritorno fatto solo di umiliazioni, degradazioni oltre ogni limite, insegnandole a godere nella vergogna senza poterne più fare a meno. Senza poter in quel momento prevedere l’evoluzione della mia scelta , mi attardai scegliendo volontariamente di lasciare che Gaston potesse raggiungere Mia prima di me. Quando scesi il portiere di notte mi sorrise raccomandandomi solo un po’ più di discrezione “comunque si porti tutte le puttane che vuole ma meno discinte, quando è uscita aveva la gonna tanto corta che le si vedeva il suo culo”. Avevo come la sensazione che volesse intrattenersi ,io però non risposi, sorrisi ed uscii velocemente.
    
    Ero stato al telefono con Gaston per quasi mezz’ora e Mia era restata in mezzo alla strada con quello straccetto addosso che la scopriva indecentemente. Dopo un centinaio di metri lungo la via ...
    ... la vidi in lontananza. Chiaramente nervosa , camminava avanti e indietro stirando in basso l’orlo della gonna Mi pentii per quello che le avevo fatto fare restai pochi secondi per decidere cosa fare e scelsi di attendere per capire cosa avrebbe fatto Mia chiedendomi quanto, qualunque fosse stata, la sua scelta avrebbe pesato sul nostro rapporto di coppia.
    
    Una macchina rallentò, era quella di Gaston. Mia addossata al muro, intimorita ed in difficoltà, sembrava scambiare quattro chiacchiere. Un’attesa pesante, non capivo.
    
    Mia si avvicinò all’auto e La mano di Gaston sporse accarezzandole la vita fino a prenderle il bordo del vestito sollevandolo. Mia si fece più vicina e lui le accarezzò il sesso, così mi era parso.
    
    Ne avevo abbastanza attraversai la strada dirigendomi verso di loro. Mia girò davanti all’auto e aprì la portiera dal lato del passeggero salendo.
    
    Ero lontano, cercai di correre, la chiamai, ma l’auto di Gaston scomparve al primo incrocio
    
    Senza la vera Mia questo racconto probabilmente non andrebbe avanti.
    
    Sempre ben accetti commenti e critiche utili a rendere il racconto ancora più vivo ,sia sul sito che anche a 
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