Violagode, capitolo 2: la pineta
Data: 10/04/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69
... una mano comincio a masturbarmi, allargando bene le grandi labbra.
“Vieni qua, più vicino. Attacca l’audio. Fatto?”
“Sì, sto registrando anche l’audio.”
“Bene troia, ora comincia a presentarti, dì a tutti quanto sei maiala.”
“Sono Anal Queen.” Comincio io. “Sono una puttana assetata di cazzo. Venite a sfondarmi il culo, voglio tanti cazzi. Va bene così?” Mi giro verso il padrone.
“Vai avanti, puttana.”
“Ho sete di sborra, ne voglio tanta, la voglio in faccia, in gola… ahhhh” comincio a godere veramente, “sì, tanta sborra, tanti cazzi tutti per me.”
“Li avrai puttana, smetti di masturbarti ora.”
Smetto, tolgo il piede dal tronco e vado verso il padrone. “Sono stata brava?”
“Sì, ti meriti una ricompensa. Guardali.” Indica verso la spiaggia, i tre che ci hanno seguito si stanno vistosamente masturbando. “E anche lì.” Lato pineta ci sono altri quattro uomini, anche loro si stanno masturbando.
Si avvicina a me: “Ricorda: basta una parola…”
Io a sentire queste parole mi sciolgo, sono fortunata ad aver incontrato un padrone così. “Andiamo avanti, sono pronta.”
Lui si volta e grida: “Ehi voi, venite qua. Sì, dai, venite, la mia schiava vuole dei cazzi.”
Stende il telo per terra, dei sette che avevo visto solo cinque si avvicinano, si mettono a semicerchio davanti al telo.
“Allora, puttana, uno lo scelgo io, il secondo lo scegli tu.” Si gira verso gli uomini. “Tu!” indica un quarantenne corpulento, ha un ghigno satanico ed un cazzo niente ...
... male. “Allora, puttana, scegline un altro.”
Io mi avvicino al gruppo, sculettando sui tacchi come una troia da marciapiede, con un dito sulle labbra mentre mi sgrilletto con l’altro.
“Riprendila, riprendila!” Sento il padrone comandare al cameraman. “È perfetta, una vera troia.”
Prendo il primo cazzo della fila in mano, lo masturbo leggermente. Poi passo al secondo. Al terzo. Al quarto. Mi fermo al quarto: avrà 25 anni, magro, faccia butterata da topo, ma ha un cazzo notevole, dritto, circonciso, con cappella a punta, parte stretto e poi si allarga un bel po’: “Questo è perfetto per il mio culo!” L’ho detto io? Che troia che sono.
La scena continua come state immaginando. Io a pecora sul telo, con i due cazzi che si alternano fra bocca e culo, il cameraman che mi gira attorno seguendo le istruzioni del padrone mentre gli altri uomini rimangono lì vicino, nella speranza di essere chiamati nel mucchio o semplicemente godendosi la scena di una maiala disinibita vestita da film porno che si fa inculare in pineta.
Con un ruggito il cazzo che ho in bocca esplode: copiosi schizzi di sperma direttamente in bocca.
“No, cazzo!” Interviene il padrone. “La sborra va in faccia!”
L’uomo si ritira e senza dir niente si allontana, soddisfatto. Ho ancora l’altro cazzo nel culo, comincia a stantuffare selvaggiamente, poi esce, mi prende per i capelli e mi sborra in faccia.
“Ecco!” Applaude il mio padrone. “Ora tocca a voi, ricopritela di sborra, ma senza toccarla!”
Il ...