Violagode, capitolo 2: la pineta
Data: 10/04/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69
... Posso chiederti una cosa?”
“Dimmi.”
“Come ti chiami? È incredibile, ma non so il tuo nome…”
Lui inclina la testa e sorride: “È vero, non ti ho mai detto come mi chiamo.” Allunga una mano. “Piacere, Claudio. Ma puoi chiamarmi Padron Claudio o semplicemente Padrone.”
Strinsi la mano: “Piacere mio, sono Viola, ma puoi chiamarmi Anal Queen.”
Si versa anche lui un bicchiere d’acqua e commenta: “Quello è il tuo nome al pubblico, se non ti dispiace ti chiamerò Troia, Puttana, Maiala o Zoccola a seconda del momento.”
“Sono tutti nomi bellissimi.” Mi piace il gioco che sta facendo.
“Allora, mia cara troietta, è quasi ora di pranzo, il padrone di casa arriverà nel pomeriggio, ti porto quindi a pranzo sul mare, ma ti devo chiedere due cose.”
“Cosa?”
“Per prima cosa ti devi sfilare le mutante e consegnarmele. Dammi tutte le mutande che hai, questo weekend non le indosserai mai, la tua figa e il tuo culo devono essere sempre accessibili al padrone e ai suoi amici.”
Mi sfilo le mutande e glie le consegno. Provo ad abbassare la gonna, troppo corta forse.
“Non preoccuparti, se qualcuno nota che sei senza mutande tanto meglio. Ti disturba andare in giro così?”
“No.” Rispondo mentendo, ma dentro di me l’eccitazione è già scattata e mi sento pronta ad osare.
“Bene, ora la seconda cosa: fammi un pompino puttana.”
Io mi chino, gli slaccio i pantaloni ed estraggo il suo bel cazzo, che comincio subito a succhiare mentre il mio padrone sta in silenzio a ...
... godersi la mia bocca e la mia lingua.
Dopo qualche minuto mi ferma: “Basta succhiare il cazzo, maiala, non vorrai mica della sborra subito? Dovrai guadagnartela.”
Io mi rialzo, lui cambia improvvisamente tono tornando ad essere gentile ed affabile. Mi fa sistemare le cose in una bella camera al piano di sopra e poi mi porta in un ristorantino sulla spiaggia. Durante il pranzo (ottimo!) parliamo di diverse cose, Claudio si rivela una persona di grande cultura: dal cinema alla letteratura, per non parlare dei viaggi, sembra aver conosciuto mezzo mondo. Lo ammetto, sono affascinata dai suoi racconti.
A fine pranzo rimane ancora del vino nella bottiglia, lui propone un brindisi: “Al tuo primo weekend di sesso porco e sfrenato.”
“Al tuo bel cazzo.”
Brindiamo.
“Al tuo bel culo, tornerai a casa con l’ano piacevolmente devastato.”
Arrossisco.
“Allora mia cara…” abbassa la voce per non farsi sentire: “puttana rottainculo, ti spiego come avrei organizzato il weekend.”
Mi spiega sempre a bassa voce che purtroppo suo nipote non potrà venire a godere del mio culo, ma mi manda i suoi saluti e spera di potermi scopare ancora presto. Il padrone di casa si chiama Mario, ha la stessa età di Claudio. Ci raggiungerà (e forse è già a casa) un ragazzo di una trentina d’anni che si occuperà delle foto e dei video.
“Mi scoperà anche lui?”
“Sei proprio una zoccola.” Sorride. “Durante le riprese no, questa volta voglio dei video di qualità. Dopo se vuoi dargli figa o culo ...