1. Le fisime di lara 1


    Data: 26/03/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... il mio compagno ‘rastrellasse’ le ragazze per serate di grande sesso condito con un pizzico di amore; mi ci recai e lo trovai ad un tavolo con molte mie amiche.
    
    “Senti, tu; stasera cercati un alloggio; esco con un ragazzo e devo trovare un posto dove scopare; me lo porto a casa mia e tu ti arrangi … Visto che ci siamo, mi daresti le chiavi dell’auto? Per il week end vorremmo andare a Firenze e lui non ha l’auto.”“
    
    Cadde il gelo; Luana chiese.
    
    “Sei cosciente di quello che stai dicendo? Che lo stai buttando fuori?”
    
    “E’ lui che si fa cacciare perché non mi concede gli spazi che mi competono.”
    
    Qualcuna stava cercando di abbozzare una risposta alle mie assurdità, per loro più che evidenti; Mario le tacitò, si alzò, andò i pagare i caffè che aveva offerto e andò via; mi guardarono tutte come fossi impazzita; ricambiai con un’occhiata di disprezzo perché non sapevano cogliere il senso di coraggiosa ribellione; vedevamo le cose in modo diametralmente opposto; non avevo più voglia di discutere e mi allontanai disgustata, meno però di quanto lo fossero loro, del mio comportamento illogico.
    
    Passai il pomeriggio a cincischiare tra faccende domestiche e rabbia; evitai di soffermarmi sulla gravità di quello che stavo facendo e cercai di ...
    ... convincermi che era lui ad attirarsi il rifiuto, non io ad imporlo; nemmeno per un attimo mi vennero in mente Luana, che forse poteva anche decidere di rinunciare alla sua libertà in solitudine per un compagno che amava ed ammirava; né Ersilia, che lo stava spremendo, ma poi non lo avrebbe mollato del tutto, come mi avevano detto le lesbiche.
    
    Non avevo nessun dubbio che la mia scelta fosse la migliore e non realizzavo che, da sola, non avrei retto il ritmo di vita a cui mi ero abituata; l’unica cosa che vedevo era un palco di corna degno di un cervo sotto il quale Mario si sarebbe dovuto piegare; non capivo e non prendevo in considerazione la sua, di tigna; eppure sapevo benissimo che aveva imparato a lottare sin da ragazzo per raggiungere i suoi obiettivi; l’idea che per amore avrebbe ceduto mi restava come unico supporto.
    
    Quando tornò a casa, fu freddo come un iceberg e feroce come un leone in gabbia; ebbi perfino paura che, perdendo le staffe, mi facesse assai male; ma la tigna che per amore dovesse cedere ebbe la meglio; vidi che si preparava per una grande serata e non dissi una sillaba, per non aprire un nuovo contenzioso; quando uscì, ero ansiosa di incontrare il giovane amante che mi accingevo a gustarmi per un lungo week end. 
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