Le fisime di lara 1
Data: 26/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... che sarà ancora disposto a sostenere i tuoi capricci e i tuoi sprechi per la fashion? Io, dopo certi episodi, qualche dubbio lo nutrirei; se sei in grado di ragionare … “
“Che vuoi dire?”
“Tutti abbiamo saputo delle belle ore in discoteca; ce n’è abbastanza per rompere; e tu non hai nessun legame giuridico con Mario … “
“Non mi lascerà mai; è troppo innamorato … “
“E tu?”
“Che c’entra? Io non gli ho mai parlato d’amore … “
“Motivo in più per andarsene … “
“Fammi il favore di farti i cazzi tuoi; quando verrà a vivere con te, deciderai per te, per ora, decido io!”
Intervennero delle amiche comuni e mi invitarono a smetterla di provocare; ero stata io a stuzzicare; questo non poteva essere consentito a nessuno; abbassassi la cresta e mi facessi io i cazzi miei in qualunque senso; loro erano stufe di vedermi fare la snob in un ambiente di operaie, con i costosi completini che lo stipendio di Mario mi consentiva; rimasi allibita; non mi ero mai resa conto che il mio abbigliamento turbasse le mie amiche, perché denunciava una sperequata condizione sociale.
D’un tratto mi sentii respinta ed emarginata, quasi come le amiche lesbiche che mi avevano avviato sulla strada della perversione; istintivamente trasferii il mio vassoio al loro tavolo.
“Furbo, il tuo compagno; proprio il classico maschilista … !”
“Che intendi dire?”
“E’ stato promosso, no? Il merito di chi credi che sia? Del cazzo che da ad Ersilia, la moglie del padrone; quel povero cornuto ...
... sa che la moglie ogni tot mesi cambia stallone, lo spreme e poi lo butta; lei è proprio tosta e usa i maschi come le fa comodo; ma il tuo compagno è stato diabolico; ha usato il cazzo per dare la scalata; adesso pare che gli assegneranno uno dei miniappartamenti fatti costruire apposta per gli impiegati; è stato proprio furbo, a coltivarsi la milf … “
“Che cazzo dici; fino ad un mese fa era legato indissolubilmente a me!”
“Ah, si?; e come mai adesso è stato promosso? Era venuto il suo turno, nel letto di Ersilia; c’è andato ed ora la sua carriera è aperta; quella donna spreme i maschi e promuove i dipendenti; vedrai che diventerà dirigente!”
“Ma quindi rischio che mi lasci, se avrà una casa sua … “
“E che te ne frega? Ti cerchi un altro che ti mantiene e non fa lo stronzo … “
Finalmente cominciavo a vedere l’abisso che avevo scavato; se non spezzavo la sua resistenza, rischiavo che mi lasciasse; io non avevo la forza, e l’economia, per mantenere il livello di vita a cui ero abituata; se mi lasciava, cadeva la sicurezza che era stata l’unica molla a farmi decidere la convivenza; come al solito, istintivamente decisi di forzare la mano e di portare l’asticella al massimo.
Aspettai inutilmente di vedere Mario in mensa; chiesi conto a Stani, il suo fedelissimo; mi comunicò che ora Mario pranzava nella trattoria convenzionata per gli impiegati e i dirigenti; se volevo, potevo trovarlo al bar dopo pranzo; non ero abituata a frequentare quel locale, dove pareva che ...